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==Storia==
Il nucleo più antico del paese risulta essere la odierna borgata di Val di Maggia, vista la sua citazione nello Statuto della Sambuca (redatto durante gli anni [[1291]]-[[1340]]) come primo insediamento volto al ruolo di stazione di posta. Si giunse alla denominazione attuale nel [[1587]] come indica l'Estimo Comunale dell'epoca. Nei successivi decenni sopravvennero sviluppi notevoli, tali da portare ad un'espansione dell'abitato con l'odierna borgata di Casone riportata nei documenti ufficiali dell'amministrazione locale nel [[1646]].
Oltre l'attività originaria per cui la fondazione umana era stata concepita, negli anni ci fu uno sviluppo nel contesto agricolo e pastorizio, con larga presenza di carbonai
Fino alla prima metà del '900 in paese erano funzionanti numerosi servizi, tra i quali poste e telecomunicazioni, scuola elementare, botteghe di alimentari, e Posola raggiunse una popolazione di circa 700 abitanti.
Durante gli anni del secondo dopoguerra il paese subì un forte spopolamento, fino a diventare quasi esclusivamente ridente luogo di villeggiatura (situazione nella quale versa tutt'oggi).<ref name= Fabbri>{{cita web|titolo=UN PAESE ALLA VOLTA/ Posola, fra la valle del Reno e la Limentra occidentale|autore=Andrea Fabbri|sito=La Voce della Montagna|url=https://lavocedellamontagna.it/2019/02/un-paese-alla-volta-posola-fra-la-valle-del-reno-e-la-limentra-occidentale/}}</ref><ref>{{cita web|titolo=Sambuca (sez. Posola)|autore=|sito=Letterappenninica|url=http://www.letterappenninica.it/2018/}}</ref>
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