Discussione:Massimo Scaligero: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Raining (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 224:
:Attraverso l’esercizio della concentrazione – sorta di atto puro del pensiero – che consiste nella descrizione mentale di un oggetto costruito dall’uomo e in seguito dalla contemplazione dell’immagine sintesi del concetto così formato, il discepolo dovrebbe arrivare all’esperienza del pensiero pensante, o vivente, esperienza che gli permetterebbe di trascenderé quella dialettica del pensato che lo inchioda alla riflessità del mondo, ovvero alla sua ''[[maya]]'' o apparenza.}}
:Dunque? --<span style="font-family:Viner Hand ITC">'''[[Utente:Capricornis crispus|<span style="color:#666666">C. crispus</span>]]'''<sup>('''[[Discussioni utente:Capricornis crispus|<span style="color:#CC0000">e quindi?</span>]]''')</sup></span> 20:17, 17 ott 2019 (CEST)
La fonte é indicata nelle due righe successive: "l primato gnoseológico ed ontologico attribuito alla coscienza pensante da Gentile, diviene in Scaligero, in senso esoterico e non più filosofico, il primato dell’Io come soggetto capace di pensare l’assoluto e di realizzarlo in sé. - Giovanni Gentile, L'atto del pensare come atto puro (1912)- M.Scaligero, Trattato del pensiero vivente, (1961) --[[Utente:Rigoberto42|Rigoberto42]] ([[Discussioni utente:Rigoberto42|msg]]) 20:23, 17 ott 2019 (CEST)"
Ritorna alla pagina "Massimo Scaligero".