Langobardia Minor: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 33:
La divisione segnò l'inizio di un periodo di grave crisi, complicata dalle ribellioni autonomistiche di [[gastaldo|gastaldi]] e piccoli [[feudatario|feudatari]], dalle incursioni dei [[Saraceni]] e dai tentativi di riconquista dell'[[Impero bizantino]], che riuscì a strappare al già indebolito Principato di Benevento gran parte della Puglia. Tra i potentati locali che emersero in questa fase, particolarmente influente divenne la [[Signoria di Capua]]. Negli anni successivi si contarono diversi tentativi di riunificare l'antico ducato, ma i successi di [[Atenolfo I di Benevento|Atenolfo I]] ([[899]]) e di [[Pandolfo Testadiferro|Pandolfo I Testa di Ferro]] ([[971]]) si rivelarono effimeri.
La decadenza del [[Ducato di Benevento|Principato di Benevento]] accelerò all'inizio dell'[[XI secolo]]: nel [[1022]] l'imperatore [[Enrico II il Santo|Enrico II]] espugnò la capitale, anche se dovette far presto
Il [[Principato di Salerno]] conservò più a lungo un ruolo maggiormente attivo. [[Guaimario IV di Salerno|Guaimario IV]], principe dal [[1027]] al [[1052]], espanse notevolmente i confini del principato, che arrivò a includere [[Amalfi]], [[Sorrento]], [[Gaeta]] e gran parte di [[Puglia]] e [[Calabria]]. Presto tuttavia anche [[Salerno]] dovette confrontarsi con i Normanni, che con Roberto il Guiscardo assediarono la capitale nel [[1076]]. Espugnata, divenne nel [[1078]] sede dei domini normanni; l'ultimo duca longobardo, [[Gisulfo II di Salerno|Gisulfo II]], prese la via dell'esilio.
|