Chedivato d'Egitto: differenze tra le versioni
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| governo = monarchia costituzionale
| titolo capi di stato = Chedivè
| elenco capi di stato = [[Isma'il Pascià|Ismāʿīl Pascià]] (1867–1879)<br />[[
| titolo capi di governo =
| elenco capi di governo =
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{{Cronologia dell'Egitto}}
Il '''Chedivato d'Egitto''' (meno comune '''kedivato'''<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/chedivato/|titolo=chedivato|sito=Treccani – Vocabolario on line|accesso=27 agosto 2018}}</ref>, talvolta '''khedivato''' in campo specialistico, utile a traslitterare adeguatamente la [[fricativa velare sorda|consonante fricativa]] ''[[
La costituzione del [[protettorato]] britannico nel [[1883]] (in seguito ad una guerra il cui esito fu decretato dalla [[Battaglia di Tell al-Kebir|battaglia di Tell el-Kabir]] del 14 settembre [[1882]]) portò l'Egitto alla sottomissione diretta a Londra. Da quella data fino al [[1936]] il potere fu detenuto nei fatti dal [[Governatori coloniali dell'Egitto|Consoli generali]] e dagli [[Alto commissario|Alti commissari]] britannici.
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L'[[Eyalet]] d'Egitto fu una provincia dell'Impero ottomano. L'''eyalet'' fu retto localmente e dal [[1517]] dalla casta militare dei cosiddetti neo-[[Mamelucchi]] e dai loro vari [[bey (carica)|bey]], in uno stato semi-permanente di contesa interna per il potere, pur nel quadro di formale riconoscimento della sovranità ottomana sul Paese. [[Napoleone Bonaparte]] scorse in questa situazione di sfaldamento istituzionale e di mancanza di un'autorità effettiva un'opportunità per conquistare l'Egitto e [[Campagna d'Egitto|invase quindi il Paese nel 1798]].
Tra il 1799 e il 1801, la [[Sublime
Nel periodo compreso tra il 1801 e il 1805 vi fu, in effetti, una guerra civile in cui si trovarono coinvolti nell<nowiki>'</nowiki>''eyalet'' d'Egitto i Turchi ottomani e i neo-Mamelucchi, con le truppe della Sublime
Dopo la sconfitta francese, la Sublime
In questo quadro politico-istituzionale assai confuso e agitato, Husrev Pascià lasciò i suoi soldati (''bashi-bazuk'') [[albanesi]] senza paga. Ciò indusse costoro all'insurrezione, che comportò l'abbandono del [[Cairo]] da parte di Husrev Pascià. Nel seguente periodo di disordine che ne seguì, la Sublime
Questi assunse il potere dell'''eyalet'' d'Egitto, proclamandosene governante e rapidamente consolidò il suo potere in modo sostanzialmente indipendente da Istanbul. Dopo ripetuti e falliti tentativi di rimuoverlo dalla carica e di ucciderlo, la Porta riconobbe ufficialmente Mehmet Ali nel [[1805]] ''Wālī'' d'Egitto. A dimostrazione delle sue grandi ambizioni, Mehmet Ali Pascià rivendicò per se stesso il titolo più rilevante di [[Chedivè]] (Viceré), governando in tal modo l'autoproclamato (ma non riconosciuto) '''Chedivato di Egitto'''.<br />Eliminò fisicamente i bey mamelucchi sopravvissuti nel [[1811]], consolidando in tal modo il pieno controllo del Paese. È per questo ricordato come il vero fondatore del moderno Egitto, grazie anche alle incisive riforme militari che portò a compimento, oltre ad altre importanti riforme nei campi dell'[[agricoltura]], dell'[[economia]] e della [[cultura]].
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Nel [[1820]] Mehmet Ali iniziò una campagna per la conquista della parte orientale della [[Libia]], annettendosi in breve tempo l'oasi di [[Siwa (oasi)|Siwa]], con l'intento di espandere i propri possedimenti verso sud e verso il [[Mar Rosso]] oltre che conquistare le ricche miniere d'oro del meridione d'Egitto.
Di quest'operazione si occupò [[Isma'il Pascià|Ismāʿīl]], figlio minore di Mehmet Ali che con 5.000 uomini nel giro di qualche mese prese la [[Nubia]] intera, mentre ordinava a [[Muhammad Bey Khusraw]] di conquistare il [[Kordofan]], fondando la città di [[Khartum]] e ottenendo i preziosi porti mercantili di [[Suakin]] e [[
{{vedi anche|Guerra d'indipendenza greca}}
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==== Le guerre contro i turchi ====
{{vedi anche|
Anche se Mehmet Ali aveva ottenuto il solo titolo di ''[[Wali (governatore)|Wālī]]'', egli si era autoproclamato ''[[chedivè]]'', ovvero viceré ereditario, già durante il suo periodo di incarico. Il governo ottomano, sebbene irritato, non fece nulla per contrastare questo potere sin quando Mehmet Ali non [[
Nel [[1840]], gli Inglesi bombardarono [[Beirut]] e le forze anglo-ottomane sbarcarono ad [[Acri (Israele)|Acri]].<ref name="country-data1">{{cita web|url=http://www.country-data.com/cgi-bin/query/r-4039.html |titolo=Egypt - Muhammad Ali, 1805-48 |editore=Country-data.com |data= |accesso=31 ottobre 2010}}</ref> Gli egiziani vennero costretti a ritirarsi verso l'Egitto e la Siria tornò ad essere nuovamente una provincia ottomana. Come risultato della [[Convenzione di Londra (1840)|Convenzione di Londra del 1840]], Mehmet Ali rinunciò a tutte le conquiste ad eccezione del Sudan e in cambio vide riconosciuto dal sultano turco il titolo di governatore ereditario dell'Egitto per sé e per i propri eredi.
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=== I successori di Mehmet Ali ===
{{vedi anche|Dinastia di Muhammad Ali}}
Dal [[1848]], per Mehmet Ali ormai vecchio ed affetto da demenza senile, il figlio [[
A Ibrāhīm succedette suo nipote [[
Saʿīd governò per soli nove anni,<ref>{{cita web|url=http://www.encyclopedia.com/topic/Khedive_of_Egypt_Ismail.aspx |titolo=Khedive of Egypt Ismail |editore=Encyclopedia.com |data= |accesso=31 ottobre 2010}}</ref> e suo nipote [[Isma'il Pascià|Ismāʿīl]], altro nipote di Mehmet Ali, gli succedette alla sua morte. Nel [[1867]], il sultano ottomano consentì a Ismāʿīl l'uso del titolo di [[chedivè]].
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==== L'occupazione britannica ====
{{vedi anche|Occupazione britannica dell'Egitto}}
Nel [[1882]] l'opposizione al controllo europeo fece crescere le tensioni tra i notabili egiziani. Una grande dimostrazione militare nel settembre del [[1881]] aveva forzato il chedivè [[
L'occupazione britannica terminò nominalmente con la deposizione dell'ultimo chedivè [[Abbas II d'Egitto|ʿAbbās Ḥilmī II]] il 5 novembre [[1914]]<ref name="Treaty">[http://wwi.lib.byu.edu/index.php/Treaty_of_Lausanne Article 17 of the Treaty of Lausanne (1923) regarding the new status of Egypt and Sudan, starting from 5 November 1914, when the Khedivate was abolished.]</ref> e la fondazione del [[Sultanato d'Egitto|protettorato britannico in Egitto]] con l'insediamento del sultano [[
==== Tawfīq e la perdita del Sudan ====
A Ismāʿīl succedette il figlio primogenito [[
Le forze navali britanniche presero il controllo di [[Alessandria]] e un corpo spedizionario sotto il comando del generale sir [[Garnet Wolseley]] venne approntato per partire alla volta dell'Egitto. L'esercito britannico sbarcò in Egitto poco dopo e sconfisse l'armata egiziana nella [[Battaglia di Tell al-Kebir]]. ʿOrābī venne accusato di alto tradimento e messo a morte, pena poi commutata nell'esilio. Dopo la rivolta, l'esercito egiziano venne riorganizzato sul modello di quello britannico e comandato da ufficiali britannici. L'Egitto in pratica dal [[1882]] divenne un [[Occupazione britannica dell'Egitto|protettorato britannico]] e il comandante in capo britannico dell'[[Esercito egiziano|Esercito Egiziano]] aveva il [[Grado militare|grado]] di [[Sirdar]].
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ʿAbbās Ḥilmī II divenne particolarmente ostile ai britannici col proseguire del suo regno e nel [[1911]] arrivò a temere che gli inglesi volessero deporlo per porre al suo posto Lord Kitchener.
Nel [[1914]], quando scoppiò la [[Prima guerra mondiale]], l'Impero ottomano aderì
== Economia ==
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== Voci correlate ==
* [[Mehmet Ali]]
* [[
* [[
* [[
* [[Ḥusayn
{{Divisioni amministrative dell'Impero ottomano}}
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