|
Efesto si vendicò del rifiuto subito dalla madre costruendole un trono magico che, una volta che ella vi si sedette, non le permise più di alzarsi. Gli altri dei pregarono più volte Efesto di tornare sull’Olimpo e liberarla, ma egli rifiutò ripetutamente. Allora [[Dioniso]] lo fece ubriacare e lo riportò sull’Olimpo incosciente, trasportandolo con un mulo. Efesto accettò di liberare Era, ma solo dopo che gli fu concessa in moglie [[Afrodite]].
== HeraEra, la nemesi di Eracle ==
HeraEra era la matrigna dell’eroedell'eroe [[Eracle]], nonché la sua principale nemica. Quando [[Alcmena]] era incinta di Eracle, HeraEra tentò di impedirne la nascita facendo annodare le gambe della puerpera. Fu salvata dalla sua serva [[Galantide]] che disse alla dea che il parto era già avvenuto, facendola desistere. Scoperto l’ingannol'inganno, HeraEra trasformò Galantide in una [[donnola]] per punizione. Quando Eracle era ancora un bambino, HeraEra mandò due serpenti ad ucciderlo mentre dormiva nella sua culla. Eracle però strangolò i due serpenti afferrandoli uno per mano, e la sua nutrice lo trovò che si divertiva con i loro corpi come fossero giocattoli. Quest’aneddotoQuest'aneddoto<ref>[[Apollonio Rodio]] – [[Le Argonautiche (Apollonio Rodio)|Le Argonautiche]], i.855; [[Pindaro]] - Ode alla Pizia iv,253</ref> è costruito attorno alla figura dell’eroedell'eroe che stringe un serpente per mano, esattamente come la famosa dea che teneva in mano i serpenti dell’epocadell'epoca minoica.<ref> "L’immagineL'immagine di un pargolo divino tra due serpenti potrebbe essere stata da lungo tempo familiare per i Tebani, che avevano adorato i [[Cabiri]]." Kerenyi, ''The Heroes of the Greeks'' (Gli eroi della Grecia) 1959 p 134.</ref>
Una descrizione dell’originedell'origine della [[Via Lattea]] dice che Zeus aveva indotto con l’ingannol'inganno HeraEra ad allattare Eracle: quando si era accorta di chi fosse, l'aveva strappato via dal petto all’improvviso e uno schizzo del suo latte aveva formato la macchia nel cielo che ancor oggi possiamo vedere. Gli [[Etruschi]] dipinsero un Eracle adulto e già con la barba attaccato al seno di HeraEra.
HeraEra fece in modo che Eracle fosse costretto compiere le sue famose imprese per conto del re [[Euristeo]] di Micene e, non contenta, tentò anche di renderle tutte più difficili. Quando l’eroel'eroe stava combattendo contro l’ l'[[Idra di Lerna]] lo fece mordere ad un piede da un [[granchio]], sperando di distrarlo. Per causargli ulteriori problemi, dopo che aveva rubato la mandria di [[Gerione]], HeraEra mandò dei [[Tafano|tafani]] per irritare e spaventare le bestie, quindi fece gonfiare le acque di un fiume in modo tale che Eracle non potesse più guadarle con la mandria, costringendolo a gettare nel fiume enormi pietre per renderlo attraversabile. Quando finalmente riuscì a raggiungere la corte di Euristeo, la mandria fu sacrificata in onore di HeraEra. Euristeo avrebbe voluto sacrificare alla dea anche il [[Toro di Creta]], ma HeraEra rifiutò perché la gloria di un simile sacrificio sarebbe andata di riflesso anche ad Eracle che l’aveval'aveva catturato. Il toro fu così lasciato andare nella piana di [[Maratona (città)|Maratona]] diventando famoso come il [[Toro di Creta|Toro di Maratona]].
Alcune leggende dicono che HeraEra alla fine si riconciliò con Eracle, dato che l’aveva salvata da un [[Giganti|gigante]] che tentava di stuprarla, e gli concesse anche come moglie sua figlia Ebe.
==Aneddoti sulla Gelosia di Hera==
|