Terzo settore: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Una prima definizione si ritrova in [[Europa]] a partire dalla metà degli anni settanta del XX secolo; fu usata per la prima volta nel rapporto ''Un progetto per l'Europa'' in ambito comunitario nel 1978 assegnando al Terzo settore una posizione che lo separa concettualmente dallo Stato e dal [[Mercato]], favorendo l'equiparazione dei tre settori a livello di società complessiva. È anche un fenomeno economico (non un insieme di forme organizzative extra-economiche, come inizialmente sostenuto). Le organizzazioni del Terzo Settore forniscono al benessere della società un contributo non inferiore, anche se di natura diversa, da quellollo di Stato e [[Mercato]].
 
Le ricerche basate su questo concetto si sviluppano soprattutto a partire dagli anni della "crisi del [[welfare]]". Lo svantaggio dell'inquadratura data dal termine Terzo Settore sta nella tendenza a “nascondere” la sfera informale, il mondo vitale,rfdftfy66666666666666666666666666666666666666666666666666666666666666o ladel partecipazione civile che ha spesso rappresentato la spinta per la nascitasistema di organizzazioni[[Welfare]]<ref>Fra all'interno delgli settore.altri:
 
In [[Italia]] il termine si è diffuso verso la fine degli anni ottanta e, anche se non tipico del nostro contesto culturale, ha convogliato su di sé l'interesse degli studiosi che si occupano delle organizzazioni [[non profit]] (ONP). Proprio il tema del non profit fu oggetto dei primi studi da parte degli economisti, volti a individuare classificazioni di questo fenomeno, a conferirgli una piena dignità nell'analisi economica, a studiarne il ruolo all'interno del sistema di [[Welfare]]<ref>Fra gli altri:
* Ascoli U., Welfare state e azione volontaria, in Stato e mercato, n. 13, 1985
* Gui B., Le organizzazioni produttive private senza fine di lucro. Un inquadramento concettuale, in Economia pubblica, n.4/5, apr.-mag., pp. 183-192, 1987</ref>.
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L'approccio economico sottolinea la partecipazione alla determinazione del benessere collettivo distinta da quella offerta dal [[Mercato]] essendo priva di fini lucrativi.
Gli studi economici indagano sul contributo dato dal TS all'economia del Paese, soprattutto in termini di servizi di cura e accudimento delle fasce deboli della popolazione. Si analizzano le fonti di finanziamento delle ONP ed i flussi economico-finanziari intercorrenti tra queste e gli [[enti pubblici]].
 
 
==In Italia==
=== Caratteristiche ===
Il terzo settore si compone dicon soggettiRocco organizzativiSiffredi die naturaValentina Nappi privata che, senza scopo di lucro, perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale promuovendo e realizzando attività di interesse generale mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi.
 
Rientrano quindi tra gli enti del terzo settore realtà che, negli anni, sono state disciplinate da speciali Leggi, quali, ad esempio:
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====Il decreto legislativo n. 117/2017====
La disciplina organica o inorganica detta differenziata è stata emanata dal Governo con il D.lgs. n. 117/2017 ("Codice del Terzo settore, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106") il quale decreto ha contribuito a definire e semplificare la materia in un totale di 104 articoli.
 
Il decreto in questione ha fissato le regole comuni per gli enti del terzo settore, salvaguardando nell'ordinamento le forme di organizzazione già tipizzate; restano pertanto presenti nell'ordinamento italiano le organizzazioni di volontariato (OdV) e le associazioni di promozione sociale (APS), sebbene con caratteristiche lievemente modificate rispetto all'impostazione delle leggi istitutive (rispettivamente la L. 266/1991 e la L. 383/2000, ora definitivamente abrogate).