Progetto:Istruzione/riforma: differenze tra le versioni

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<div style="border: #6495ED 1px dashed; padding: 5px;">'''[[:Categoria:Istruzione negli Stati Uniti d'America]] viene categorizzata in [[:Categoria:Cultura degli Stati Uniti d'America]], e succede la stessa cosa per [[:Categoria:Istruzione in Francia]]. Sinceramente non vedo l'istruzione come l'espressione culturale (come lo è, per esempio, la cucina o la musica cinese), ma piuttosto come un insieme di norme che regolano gli istituti sociali dediti all'insegnamento chiamati scuole. Non togliendo ovviamente la valenza educativa e la formazione culturale nel ciclo primario, categorizzare una scuola come cultura mi sembra un po' azzardato.''' '''[[Utente:Exephyo|<span style="color:#000000;">EXE.</span>]]'''[[Discussioni utente:Exephyo|<small><span style="color:#C80815;">eseguibile</span></small>]]</div>
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{{ping|Exephyo}} Che ci si possa porre il problema se l'istruzione faccia parte della cultura mi sbalordisce, ma io ho cinquant'anni e vengo da un altro mondo. Ai miei tempi (come dicono i vecchi) una persona era tanto più colta quanto più aveva studiato. E quello che s'insegnava nei licei era detto "cultura generale"; il ché sottointendeva che quello che si insegnava nelle altre scuole era una cultura più settoriale, ma comunque cultura: gli incolti erano quelli che avevano studiato poco o niente.
E' vero che negli ultimi anni si sono verificate due tendenze: innanzitutto, a partire dall'antropologia culturale, si è cominciato a ricomprendere anche quella del popolo nella cultura, è cultura popolare. E perciò anche la cucina, per esempio, è cultura. L'altra tendenza riguarda le scuole, sia nel senso che ormai tutti vanno a scuola e perciò non si rendon conto che in quel luogo son diventati colti, per mancanza di termini di paragone (per fortuna); ma è anche vero che le scuole (in Italia a partire dalla riforma Moratti) non si preoccupano più d'insegnare la cultura generale, ma privilegiano una formazione che serva ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Dire che l'istruzione non fa parte della cultura significa che queste due tendenze sono arrivate all'estrema conseguenza: il divorzio della scuola dalla cultura. La scuola insegna solo materie pratiche per imparare un mestiere, mentre la cultura è solo una forma d'intrattenimento "di qualità" per il tempo libero. Vedo, infatti, che sotto l'etichetta di "cultura" sono inserite le arti, gli spettacoli, la cucina, tutt'al più i mass-media, ma non la scienza o la filosofia.
La cultura come ambito dell'attività umana, per rispondere a Exephyo, non è costituita solo dai prodotti culturali (le opere dell'ingegno), ma anche dalle istituzioni che la producono (penso agli istituti di ricerca), che la diffondono (le scuole, appunto), e che la tramandano (i musei, le biblioteche, gli archivi). [[Utente:Lele giannoni|Lele giannoni]] ([[Discussioni utente:Lele giannoni|msg]]) 19:17, 6 nov 2019 (CET)
 
===Problema Professioni===