Guittone d'Arezzo: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Figlio di [[Viva di Michele]], [[camerlengo]] del Comune, fu appassionato partigiano della fazione [[guelfi|guelfa]] e, amareggiato dai troppi contrasti, intorno al [[1265]], entrò nell'ordine religioso di recente creazione dei [[Cavalieri della Milizia della Beata Vergine Maria Gloriosa]] (i cosiddetti [[frati gaudenti]]), con lo scopo di operare per la pacificazione tra [[guelfi]] e [[ghibellini]]. In seguito alla sconfitta dei guelfi nella [[battaglia di Montaperti]] fu esiliato per alcuni anni da Arezzo.
Dalle sue opere, e specialmente dalla lettura delle sue letture, emerge il quadro di una personalità forte e di cultura media. I suoi studi, pur se sicuramente vasti e oggetto di molto orgoglio da parte di Guittone (si veda soprattutto la sua corrispondenza, colma di citazioni colte), risultano però perlopiù parziali e poco approfondite, specialmente se paragonate a quelle del suo illustre successore [[Dante Alighieri]].
Il suo ''corpus'' letterario conta in tutto quasi 300 scritti, circa 50 dei quali sono costituiti da lettere di argomento civile.
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