Hun Sen: differenze tra le versioni
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Poco più che ventenne, entrò nella guerriglia dei [[Khmer rossi]], che combattevano contro il governo filoamericano di [[Lon Nol]]. Nel [[1975]] prese parte all'assedio di [[Phnom Penh]], durante il quale perse l'uso di un occhio in battaglia.
Dopo due anni di regime dei Khmer rossi sulla Cambogia (1975-[[1979]]), nel 1977 scappò in Vietnam per paura delle purghe imposte dall'uomo forte del regime [[comunista]], [[Pol Pot]]. Nel [[1979]], dopo che il [[Vietnam]] aveva invaso la Cambogia e spodestato i Khmer rossi, divenne uno dei principali esponenti del nuovo governo, e assunse a soli 28 anni la carica di [[
In quanto ministro degli Esteri svolse una funzione fondamentale nei colloqui di pace di [[Parigi]], assumendo una notorietà molto vasta. Fu così che, quando i vietnamiti cominciarono a caldeggiare una riappacificazione fra il governo di [[Phnom Penh]] e la resistenza realista di [[Norodom Sihanouk]], allora vicina ai Khmer
=== Ascesa al potere ===
Entro il [[1991]], quando Norodom Sihanouk accettò di collaborare con il governo, Hun Sen era divenuto il capo effettivo della Cambogia, sorpassando anche il capo di Stato [[Heng Samrin]]. In particolare, nel [[1991]] Heng ottenne il controllo del PRPK, che divenne [[Partito Popolare Cambogiano]] (PPC), mentre la Repubblica Popolare di Kampuchea venne trasformata nel provvisorio "Stato di Cambogia", di cui Hun divenne immediatamente primo ministro.
Dopo le [[elezioni]] del [[1993]] fu tuttavia costretto a dividere la carica (con la qualifica formale di "secondo primo ministro") con il leader del partito realista [[Funcinpec]], il principe [[Norodom Ranariddh]], figlio dell'allora [[re]] [[Norodom Sihanouk]]. Tuttavia l'influenza di Hun rimaneva molto estesa grazie al fatto che molti funzionari governativi e militari erano membri del PPC.
La lotta di potere fra i due continuò fino al [[1997]], quando Hun mise a punto un feroce [[colpo di Stato]]: accusando Norodom Ranariddh di caldeggiare l'anarchia militare per prendere il controllo di Phnom Penh, egli fece arrestare e, in certi casi, giustiziare i ministri del Funcinpec e altri attivisti del partito, causando violenti scontri nella capitale e in altre zone del paese. [[Ung Huot]] divenne nuovo primo ministro una volta che lo stesso re fu costretto ad accettare il fatto compiuto. Le elezioni del [[1998]] permisero a Hun Sen di riprendere tutto il potere.
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Le [[Elezioni parlamentari in Cambogia del 2003|elezioni del luglio 2003]] diedero vita ad una nuova situazione politica: il [[Partito Popolare Cambogiano|PPC]] ottenne la maggioranza relativa (47%), ma non ebbe i numeri per formare un governo. Solo nella metà nel [[2004]] il PPC riuscì a raggiungere un accordo con il [[Funcinpec]] (duramente indebolito dalle elezioni), dando così vita ad un governo di coalizione: Hun Sen tornò primo ministro, mentre Norodom Ranariddh divenne presidente dell'[[Assemblea Nazionale della Cambogia|Assemblea Nazionale]].
Nel corso del suo governo, Hun Sen prese importanti misure come una revisione costituzionale che rimosse l'obbligo del voto dei due terzi dell'Assemblea Nazionale per formare un governo; inoltre fece una mossa molto controversa nel [[2007]], quando avviò la svendita delle terre a investitori stranieri sfrattandone i precedenti occupanti. Dal punto di vista della politica estera rafforzò i legami con il [[Vietnam]], che attualmente è il terzo importatore di beni cambogiani. Impegnato a rafforzare i propri legami con i paesi dell'area, inoltre, nel [[2006]] Hun ricevette il premier cinese [[Wen Jiabao]], lodando la [[Cina]] come
Nel [[2004]] sostenne [[Norodom Sihamoni]] come nuovo re dopo l'abdicazione di Sihanouk. Nel [[2007]] divenne senatore a vita del [[Parlamento Mondiale (degli Stati) per la Sicurezza e la Pace]].
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L'autorità di Hun Sen fu nuovamente rafforzata dalle [[Elezioni parlamentari in Cambogia del 2008|elezioni del luglio 2008]], che videro il PPC conquistare il 58% dei voti. Pur avendo i numeri per governare da solo, Hun permise al Funcinpec (calato al 5%, dal 20% del 2003) di restare in coalizione, pur imponendo il generale [[Nek Bhun Chhay]] (non realista) come nuovo capo del partito.
Attualmente Hun Sen è il capo del governo con la maggiore anzianità di mandato nel Sud-est asiatico. I suoi oppositori lo accusano di essere un dittatore che domina con l'uso della forza
Viene riconfermato per la
== Onorificenze ==
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