Cristoforo Colombo: differenze tra le versioni

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{{Aristocratico
|nome = Cristoforo Colombo
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Sicuro della correttezza delle proprie convinzioni, dapprima Colombo chiese i finanziamenti per inaugurare la nuova rotta al re [[Giovanni II del Portogallo]], ma vistosi negati i fondi tentò con i [[Regno di Castiglia e León|re di Castiglia]] e [[Corona d'Aragona|Aragona]], i quali, dopo le trattative, e soprattutto grazie all'appoggio di [[Isabella di Castiglia]], accettarono di finanziare l'impresa e di concedergli alcuni privilegi nel caso in cui l'esito fosse risultato positivo. Una volta salpato da [[Palos de la Frontera]] il 3 agosto 1492, giunse nell'odierna [[San Salvador (Bahamas)|San Salvador]] il 12 ottobre dello stesso anno. A questo primo viaggio ne seguirono altri tre – sempre per le Americhe – di minore fortuna, che lo portarono alla rovina e al discredito presso la corte di Castiglia.
 
== La gioventù e i primi viaggi da mercante ==
{{vedi anche|Origini di Cristoforo Colombo}}
[[File:Castello d'Albertis-DSCF5494.JPG|thumb|upright|[[Genova]], [[Castello d'Albertis]], [[Museo delle Culture del Mondo]], Loggia, statua del "Colombo giovinetto", di [[Giulio Monteverde]]]]
 
Fu primogenito dei quattro figli (tre maschi e una femmina)<ref>Gli altri tre si chiamavano Giovanni-Pellergino, Bartolomeo e Giacomo ({{Cita|Canale|p. 103}}; secondo altre biografie, l'ultimo figlio si chiamava Diego), l'unica sorella si chiamava Bianchinetta ({{Cita|Canale 1892|p. 4}}).</ref> di [[Domenico Colombo]] e [[Susanna Fontanarossa]], gestori dapprima di una piccola azienda tessile e successivamente, in seguito al trasferimento da Genova a Savona, di un'osteria.<ref>{{Cita|Fagioli|p. 241}}; {{Cita|Robin Santos|p. 15}}.</ref> Colombo trascorse l'infanzia seguendo i genitori nella nuova abitazione sita in vico Diritto di Ponticello<ref>{{Cita|Granzotto|p. 37}}.</ref>, mentre le informazioni sul suo conto diventano note a partire dal 1470, quando la famiglia si spostò a [[Savona]]. Con molta probabilità, nacque all'interno del territorio genovese.<ref>"Gli antenati di Colombo vivevano sulle alture di Sori", di Edoardo Meoli, articolo giornalistico pubblicato su ''[[Il Secolo XIX]]'', 5 dicembre 2008, p. 11.</ref>
<br />
 
[[File:Casa Cristoforo Colombo 2.JPG|thumb|left|[[Genova]], resti della [[Casa di Cristoforo Colombo (Genova)|costruzione settecentesca]] posta dove tradizionalmente è ritenuto fosse presente la casa di nascita di Colombo. Parte del quartiere di [[Portoria]], dove si trovava la casa, venne distrutta durante il [[Bombardamento navale di Genova (1684)|bombardamento navale francese del 1684]] e ricostruita nei decenni successivi.<ref name=sagepgiornata>''Una Giornata nella Città'', a cura di Corinna Praga e Laura Monaco, Sagep Editrice, Genova 1992, pag 14</ref><ref name=itinerari>[http://www.ortidicarignano.it/files/seiitinerariinportoria.pdf Casa di Colombo], da Alfredo Preste, Alessandro Torti, Remo Viazzi, ''Sei itinerari in Portoria'', Grafiche Frassicomo, Genova, 1997, riportato dal sito ortidicarignano.it</ref>]]
 
Colombo stesso afferma in una sua lettera di avere cominciato a navigare a quattordici anni.<ref>La lettera venne citata dal figlio Ferdinando. In uno scritto del 1492, lo stesso Cristoforo affermò di navigare da 23 anni, mentre nel 1501 parlava di oltre quarant'anni di navigazione. Si veda {{Cita|Granzotto|pp. 39-40}}; {{Cita|Markham |p. 122}}.</ref> Durante i suoi viaggi latinizzò il suo nome (com'era usanza del tempo) nelle firme che poneva su lettere e documenti; in seguito utilizzò come firma anche il nome in castigliano, Cristóbal Colón.<ref>{{Cita|Irving|p. 5}}.</ref>
 
{{Doppia immagine|left|House of Colon COA (primitivas).svg|150|House of Colon COA (2).svg|150|Stemma di Colombo istituito dai sovrani di Castiglia e Aragona il 20 maggio 1493<ref>Il blasone risulta quadripartito: nel primo quarto si trova, con colori cambiati, lo stemma del [[Regno di Castiglia]], nel secondo quello del [[Regno di León]], sempre con colori modificati, il terzo è composto da un gruppo di isole nel mare, il quarto è invece lo stemma originario della famiglia Colombo. Vedi {{cita web|url=http://grandesp.org.uk/resources/pictarmas/c/p_colon.htm|titolo=Armas Colón|sito=grandesp.org.uk|lingua=en|accesso=17 agosto 2011}}.</ref>|Stemma della famiglia Colombo adottato di propria iniziativa da Cristoforo a partire dal 1502<ref>Nel 1502 Colombo, per difendere i suoi privilegi, cambiò il suo stemma apponendo i quarti originali di Castiglia e León, modificando la disposizione delle isole aggiungendo inoltre una "terra ferma" nel terzo quarto e, nel quarto quarto, al posto del precedente spostato in basso, mise cinque ancore per sottolineare il suo titolo di ammiraglio. Vedi {{cita web|url=http://grandesp.org.uk/resources/pictarmas/c/p_colon.htm|titolo=Armas Colón|sito=grandesp.org.uk|lingua=en|accesso=17 agosto 2011}}.</ref>}}
 
Dopo avere prestato servizio sotto [[Renato d'Angiò]] nel 1473 cominciò l'apprendistato come mercante al servizio delle famiglie genovesi [[Centurione (famiglia)|Centurione]], [[Di Negro]], [[Imperiale (famiglia)|Imperiali]] e [[Spinola]].<ref>Il figlio Fernando raccolse nelle sue ''Historie'', datate 1564, alcuni racconti che riguardavano la vita del padre, soggetti a molte critiche, come quella contro il racconto secondo cui Cristoforo, comandante di vascello, esegue l'incarico, affidatogli da Renato d'Angiò, di recarsi a [[Tunisi]] per recuperare la [[galeazza]] aragonese ''Ferrandina'' (si veda per dettagli {{Cita|Granzotto|pp. 43-46}} e il dettaglio dell'operazione in {{Cita|Lorgues, Dandolo|p. 74}}) e contro l'affermazione che avesse frequentato l'[[Università di Pavia]]. Si osservi a tal proposito {{Cita|Reta|p. 9}}, critiche in {{Cita|Spotorno|p. 112}}.</ref> Nel 1473 partì alla volta di [[Chio (isola)|Chio]] in [[Grecia]], navigando su di un'imbarcazione di nome ''Roxana'', e vi rimase circa un anno.<ref>Cristoforo annotò i dettagli del viaggio su un margine di un libro. {{Cita|Granzotto|p. 41}}.</ref> In seguito giunse nel [[Portogallo]]. Nel 1476 era a [[Bristol]], arrivato in [[Inghilterra]] presumibilmente al seguito della flotta genovese che fu attaccata da navi francesi al largo del [[Capo Vincenzo]] dove a stento, secondo le fonti, trovò scampo.<ref>Colombo era su una delle cinque navi attaccate dal corsaro [[Guglielmo Casenove]] detto Coullon de Vieux. Il nome Coullon in gallico si traduce con Colombo dando origine a diversi fraintendimenti nella loro identificazione. Nella battaglia che seguì il corsaro perse alcune imbarcazioni, tre i Genovesi. La nave dove viaggiava Cristoforo subì molte perdite, mentre egli si salvò nuotando sino a raggiungere le rive del Portogallo, giungendo vicino a [[Lagos (Portogallo)|Lagos]]. {{Cita|Colón|pp. 170-171}}; {{Cita|Taviani|p. 495}}.</ref> Successivamente approdò a [[Galway]] in [[Irlanda]] e nel 1477, infine, raggiunse l'[[Islanda]].<ref>Lord Dufferin nelle ''Lettere dalle latitudine nordiche'' (''Lettres from high latitudes'') affermava che nel febbraio 1477 era giunto a [[Reykjavík]] un marinaio genovese proveniente da Bristol. Si veda anche {{Cita|de Lollis 1895|p. 46}}.</ref>
 
Verso il 1479, continuando a curare i commerci per conto della sola famiglia Centurione, Colombo si trasferì temporaneamente a [[Lisbona]] per poi fare, dopo poco tempo, ritorno in [[Liguria]].
 
Nel 1480, al rientro dal suo viaggio verso i mari del Nord e le isole britanniche, Colombo sposò [[Filipa Moniz Perestrello]],<ref>Si erano conosciuti frequentando la chiesa di Ognissanti. Si veda il riferimento in {{Cita|Malaspina|p. 130}}. L'anno, secondo le fonti, è il 1478 o il 1479. Si veda anche {{Cita|Malaspina|p. 45}}.</ref> figlia di [[Bartolomeo Perestrello]] il Vecchio (navigatore portoghese di origini piacentine e dal 1419 governatore di [[Porto Santo]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/bartolomeo-perestrello/ Perestrèllo, Bartolomeo], voce dal sito web dell'Enciclopedia Treccani</ref>) e di Isabel Moniz, dalla quale nel 1481 ebbe un figlio (l'unico nato dalla relazione), [[Diego Colón|Diego]]. La coppia si trasferì prima a Porto Santo dove rimase per due anni e successivamente a [[Madera]].<ref>{{Cita|Benge|p. 34}}.</ref> In questo periodo Colombo si dedicò, senza successo, al commercio in proprio.<ref>{{Cita|Granzotto|p. 61}}.</ref>
 
Poco tempo dopo si trasferì da Madera nuovamente a Lisbona, dove il fratello [[Bartolomeo Colombo|Bartolomeo]] lavorava come [[cartografia|cartografo]] (professione diffusa tra i molti genovesi che all'epoca dimoravano nella città lusitana). Fu probabilmente in questo periodo della sua vita che nella mente di Colombo cominciò a prendere forma il disegno della rotta breve per le [[Indie orientali|Indie]]. Sempre a questo periodo risalirebbe l'incontro tra il navigatore genovese e un naufrago il quale, in punto di morte, tracciò una mappa delle lontane terre oltre oceano che fu d'ispirazione per Colombo.<ref>Il racconto venne poi adattato in versi dal poeta [[Garcilaso de la Vega (poeta)|Garcilaso de la Vega]]. {{Cita|Granzotto|pp. 63-64}}.</ref> Nel 1485 la moglie morì.
 
== La via breve per le Indie ==