Alluvione: differenze tra le versioni

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L'origine del termine risale all'[[epoca romana]], quando vennero coniati i termini per il processo di deposizione e di escavazione delle acque correnti. Il verbo alluere (''ad + luere'' = aggiungere bagnando), indica il primo processo, mentre il verbo abluere (''ab + luere'' = togliere bagnando) il secondo. Dai verbi derivano i sostantivi alluvio e abluvio, che indicano gli incrementi e i decrementi che subiscono gradualmente i terreni per i depositi e le escavazioni dei [[Corsi d'acqua|corsi dei fiumi]].
 
 
==Descrizione==
Il processo dell'alluvione è del tutto naturale e si manifesta costantemente in varie posizioni lungo il letto di tutti i [[Corsi d'acqua|corsi d’acqua]]. Periodicamente, quando i fiumi straripano e inondano le campagne circostanti, lo stesso processo si applica in forma più estesa ai territori sommersi e interessati dal deposito di [[sedimenti]]. È in questo modo che si sono formate le [[pianure alluvionali]]. Con la graduale trasformazione del significato originario il processo di sedimentazione delle acque non è più la causa, ma diventa la conseguenza dell'alluvione. Questa e altre conseguenze che solitamente concorrono a danneggiare le persone e le cose hanno enfatizzato la forza emotiva del termine.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Fidio M.|titolo = La lingua delle acque|anno = 2013|editore = Biblioteca Europea di Informazione e Cultura|città = Milano|autore2 = Gandolfi C.}}</ref>