Maria Falcone: differenze tra le versioni

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{{E|A parte essere sorella di, una rilevanza autonoma non la si evince, le opere da opac-sbn in molti casi si tratta solo di prefazioni o collaborazioni, e questo nemmeno è precisato in voce. Non esiste l'enciclopedicità di riflesso o per osmosi, un personaggio dovrebbe essere enciclopedico per quel che ha fatto lui, e non un parente.|biografie|novembre 2019}}
 
{{Bio
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Attivista antimafia, dal 1992, anno della morte del fratello [[Giovanni Falcone]], il magistrato ucciso dallada [[Cosa nostra]] nella [[strage di Capaci]], insieme alla moglie [[Francesca Morvillo]] e agli agenti di scorta [[Vito Schifani]], [[Rocco Dicillo]] e [[Antonio Montinaro]], porta avanti progetti di educazione alla legalità nelle scuole e nelle università del Paese e promuove iniziative, in Italia e all’estero, per ricordare la figura del giudice e sensibilizzare l’opinione pubblica ai temi legati alla criminalità organizzata.
Da 27 anni vive sotto scorta.
Da 27 anni èÉ punto di riferimento della società civile, dell’associazionismo, del mondo della scuola e delle istituzioni in tutti i dibattiti e le attività che hanno riguardo alle mafie. Si è espressa su temi di grande attualità come l’abolizione del cosiddetto ergastolo ostativo per i boss, la tutela degli enti che operano per il sociale e la legalità, il rilancio del movimento antimafia e la cooperazione investigativa e giudiziaria contro la criminalità transnazionale.<ref>
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Nata a Palermo nel 1936, secondogenita di una famiglia di tre figli (la sorella maggiore, Anna, è del ’34, il fratello Giovanni era del ‘39), si è laureata in Giurisprudenza ed ha poi insegnato [[diritto]] negli istituti superiori fino alla pensione. <ref name="Falcone eroe solo">{{cita libro|nome=Maria|cognome=Falcone|nome2=Francesca|cognome2=Barra|titolo=Giovanni Falcone un eroe solo. Il tuo lavoro, il nostro presente. I tuoi sogni, il nostro futuro|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2012|ISBN=978-8817056175}}</ref>
 
Dal 1992 si è dedicata totalmente alla Fondazione Giovanni Falcone, che presiede, curando, in collaborazione con il [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca]], ele celebrazioni che si tengono ogni 23 maggio a Palermo, nell’anniversario della [[strage di Capaci]], alla presenza delle massime autorità dello Stato e di migliaia di studenti che arrivano da tutta Italia con la “Nave della Legalità”.
 
Partecipa alle numerosissime manifestazioni che vengono organizzate per ricordare la figura e l’opera del fratello. Negli anni ha incontrato migliaia di ragazzi facendo testimonianza attiva, raccontando una intensa stagione della lotta a Cosa nostra ed educando i giovani all’importanza del rispetto della legalità.
Da tre anni è promotrice del progetto “Università per la Legalità” che coinvolge decine di Atenei italiani. Gli studenti, che rispondo a un bando del Miur e della Fondazione Falcone, lavorano con ricerche, studi e lavori teatrali, a progetti in materia di criminalità organizzata: ricerche, studi, lavori. teatrali.<ref>
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[[File:Maria Falcone Corteo 23 Maggio 2019.jpg|300px|thumb|sinistra| Maria Falcone durante il corteo organizzato per le commemorazioni della strage di Capaci il 23 maggio del 2019]]
 
Nel 1992, dopo la morte del fratello a Capaci e dopo la [[Strage di via D'Amelio|strage di Via D’Amelio]] in cui morirono il magistrato [[Paolo Borsellino]] e gli agenti della scorta, Maria Falcone ha avviato un progetto volto a mantenere viva la memoria di [[Giovanni Falcone]] nella società civile, tra i giovani e nelle sedi istituzionali. Nel suo ruolo di “testimone” dell’azione e del lavoro del magistrato subito dopo l’attentato venne ascoltata dal [[Consiglio superiore della magistratura]] in seduta plenaria, su invito dell’allora vice-presidente [[Giovanni Galloni]].
 
Nel 2017, in occasione della desecretazione degli atti riguardanti i rapporti tra il fratello e l’organo di autogoverno della magistratura, Maria Falcone è stata invitata a partecipare alla seduta plenaria straordinaria del [[Csm]]<ref>
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Un cammino per onorare la memoria del magistrato ucciso dalla [[mafia]], quello intrapreso dalla professoressa Falcone che l’ha portata in tutto il mondo: da Santiago de Compostela, Brasilia, San Paolo del Brasile, Siviglia, a Monaco di Baviera, Mosca, Barcellona, Buenos Aires, Francoforte, Varsavia, Tarragona, Parigi, Washington, Bruges, Strasburgo, Londra, New York, Vienna.
[[File:Maria Falcone and Robert Swan Mueller.jpg|thumb|350px|Maria Falcone e Robert Swan Mueller, direttore del Federal Bureau of Investigation (FBI)]]
Di particolare rilievo la sua partecipazione al convegno e alla cerimonia che si sono tenuti nel 2013 presso la sede dell’[[FBI]] di Quantico, in Virginia (USA), per il riconoscimento del valore della dell'attività dellasvolta dalla Fondazione Falcone e la partecipazione, nel 2017, alla cerimonia di commemorazione del magistrato ucciso a Capaci, nella sede dell’[[Onu]], a New York, in apertura del dibattito internazionale sulla Criminalità organizzata transnazionale.
Intervistata da Mollie Halpern, responsabile delle relazioni esterne del Fbi, la professoressa Falcone ricordò le parole di suo fratello, Giovanni, ai giornalisti all’inizio del maxi processo. Il giudice, ai cronisti che gli chiedevano un commento su quello che era un evento importante per tutta la nazione, rispose: “''gli uomini passano e restano le idee che cammineranno a camminare sulle gambe di altri uomini''”.
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Nel 2017 ha preso parte, insieme alla rappresentanza italiana presso l'Agenzia Europea per il contrasto al crimine organizzato di [[Eurojust]] a [[L'Aia|L’Aja]], alla cerimonia di intitolazione di una targa allain memoria dei giudici Falcone e Borsellino.<ref>
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Nel 2018, poi, nella sede [[Onu]] di Vienna, Maria Falcone è intervenuta al dibattito che èha stato prodromicoportato all’approvazione della Risoluzione sul meccanismo di revisione della [[Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale]], più nota come “Convenzione di Palermo”. “''Oggi si realizza il sogno di Giovanni''”, disse dopo la votazione all’unanimità della revisione della Convenzione, un passo fondamentale per rendere più efficace la normativa.<ref>
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Nel 1995, Maria Falcone ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università degli Studi di San Paolo del Brasile per il suo impegno sociale e culturale nel combattere la mafia.
 
Nel 2014, è stata insignita dal capoCapo dello Stato [[Giorgio Napolitano]] della croceCroce di Grande Ufficiale dell’[[Ordine al Merito della Repubblica Italiana]].<ref>{{Cita web
|url = http://www.rainews.it/dl/rainews/media/maria-falcone-riceve-onorificenza-di-grande-ufficiale-dell-ordine-al-merito-della-repubblica-foto-8b03cf86-ab38-4fdc-bb02-eb858ae7e1ed.html#foto-1
|titolo = Maria Falcone riceve onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica
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Nel 2015 ha ricevuto le chiavi della città di Bari dal sindaco Antonio Decaro. "A Maria Falcone - recitavano le motivazioni del riconoscimento - per il suo impegno instancabile in favore della crescita di una coscienza civile diffusa, unico antidoto alle logiche mafiose e criminali. La sua attività nell’ambito di progetti di educazione alla legalità, la sua presenza costante nelle scuole come testimone della vita e degli insegnamenti di suo fratello Giovanni, magistrato simbolo della lotta alla mafia, il suo impegno pedagogico e divulgativo costituiscono il terreno fertile in cui affondano le radici dell’antimafia sociale".<ref>
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