Alberto Radius: differenze tra le versioni
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Inizia la carriera verso la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] in un gruppo chiamato White Booster con cui si esibiva nelle sale da ballo. In seguito fa parte per due anni dell'orchestra di Guido Perrone.
Dopo la parentesi dovuta al servizio di leva, si esibisce nei club di varie città italiane con il gruppo i [[Campanino's]], insieme ai due fratelli Gigi e [[Franco Campanino]], con cui aprono nel [[1965 ]]alcune serate dell'[[Equipe 84]] . Si trasferisce quindi a [[Milano]] dove suona con gli inglesi Simon & Pennies. Ma è una parentesi di breve durata perché viene chiamato dai [[I Quelli|Quelli]] per sostituire [[Franco Mussida]],
Rientrato Mussida, Radius abbandona il gruppo e forma, con [[Toni Cicco]] e [[Gabriele Lorenzi]], la [[Formula Tre]]. Dopo l'incontro con [[Lucio Battisti]], il gruppo debutta con l'etichetta appena fondata dal cantautore, la Numero Uno, incidendo un brano della stesso Battisti, "Questo folle sentimento", che arriva al quinto posto della classifica dei singoli più venduti.<br>Il primo album ''[[Dies irae (album)|Dies irae]]'' è del [[1970]] ed è proprio il suono della chitarra di Radius a costituire la trama dell'album. Pur continuando a lavorare e a riscuotere successi con il gruppo, [[1972|due anni dopo]] Radius incide il primo album a suo nome (''[[Radius]]'') che costituisce una pietra miliare della musica rock italiana degli [[anni 1970|anni '70]]. Si tratta di una sorta di ''jam session'' in cui intervengono tra gli altri [[Demetrio Stratos]], [[Giulio Capiozzo]], [[Yan Patrick Erard Djivas]] - che subito dopo daranno vita agli [[Area (gruppo musicale)|Area]] -, [[Franz Di Cioccio]] e [[Giorgio Piazza]] della Premiata Forneria Marconi, Gianni Dall'Aglio e [[Vince Tempera]].
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