Rossino fu sempre legata al territorio bergamasco, infatti già lo statuto di Bergamo dell 1331 legava il territorio alla ''facta'' di Porta Sant’Alessandro, in particolare era parte della [[Valle San Martino]], dove era già inclusa nel 1435, come si può leggere dagli statuti della Val San Martino. Il comune , durante il dominio della [[Repubblica di Venezia]] fu retto da un console e da due sindaci, eletti dal consiglio generale; la poplazionepopolazione era contenuta infatti nel XVI secolo contava 265 abitanti e alla fine del XVIII secolo ne contava solo 390. Con l'arrivo dei francesi il comune di Rossinofu allocato nel dipartimento del Serio nel distretto della Sonna con capoluogo Caprino. Nel maggio del 1801 la [[Repubblica Cisalpina]] sottopose Rossino al distretto I di Bergamo del dipartimento del Serio. Nel 1802 fu aggregato a Carenno e Erve localizzato nel distretto X di Pontida, il 24 maggio 1804 Rossino tornò comune. Nel 1853 la popolazione era ormai raddoppiata a 544 abitanti. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 508 abitanti, veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio ed era parte della [[provincia di Bergamo]]. Nel 1921 la popolazione arrivò a 734 abitanti e a partire dal 1926 fu amministrato da un podestà. Nel 1928 il comune di Rossino fu aggregato al comune di Calolziocorte.