Subric: differenze tra le versioni
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== Etimologia ==
Esistono diverse teorie che vorrebbero spiegare l'etimologia del termine ''subric''. Secondo una versione popolare, essi prendono il nome dalla tecnica con cui venivano originariamente cucinati, ovvero ''sur les briques'' ("sui mattoni") di un focolare.<ref name=SX/><ref name=GL>{{cita libro|titolo=Le Grand Larousse gastronomique|editore=Larousse|anno=2007|pagine=820|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Dictionnaire du gastronome|autore=Jean Vitaux et Benoît France|editore=Presses Universitaires de France|anno=2008|pagine=889|lingua=fr}}</ref> Altri ritengono che la parola ''subric'' provenga dal lemma [[lingua occitana|occitano]] ''sobrá'', che significa "rimanere a riposo", un'ipotesi anche avanzata da [[Prosper Montagné]] e il dottor Gottschalk nel loro ''[[Larousse gastronomique]]'' (1938).<ref>{{cita libro|titolo=Le Grand Larousse de la langue française en 7 volumes - Vol. 6|editore=Larousse|anno=1977|pagine="subric"|lingua=fr}}</ref>
== Preparazione ==
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