Bitola: differenze tra le versioni
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Non si ribatizza la città ogni volta che fu conquistata, i nomi Obitel/Bitola e Monastiri/Manastir sono molto antiche |
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'''Bitola''' (in {{nomelingua|mk}} Битола, in [[lingua albanese|albanese]] ''Manastiri'') localizzata nella parte sud-occidentale della [[
== Geografia ==
Bitola sorge nella parte occidentale della pianura di [[Pelagonia]], ed è attraversata in senso ovest-est dal torrente [[Dragør]], affluente di sinistra del [[Crna (fiume)|fiume Crna]]. Ad ovest della città si staglia il massiccio montuoso Baba con il monte Pelister. Bitola sorge 14 km a nord del valico Medžitlija-Níki, che segna la frontiera con la [[Grecia]], e dista 175 km dalla capitale
== Etimologia ==
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Nel [[V secolo a.C.]], su iniziativa del re macedone [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]], venne costruita su una collina a sud dell'odierno insediamento la città di ''[[Eraclea Lincestide]]''.
Dopo la [[Guerra austro-turca (1683-1699)|guerra austro-turca]] Manastir entra in un periodo di crisi e stagnazione, mentre la popolazione scende a soli 12.000 abitanti. In questo periodo s'insedia in città una nuova comunità, quella [[Arumeni|arumena]], dedita principalmente alla pastorizia transumante.
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Nel [[1908]] a Manastir si svolse il congresso linguistico-scientifico panalbanese in occasione del quale fu riformato l'alfabeto moderno albanese basandolo sull'[[alfabeto latino]].
Nel corso della [[prima guerra balcanica]] Manastir venne occupata dalle truppe serbe
Nel [[1940]] Bitola fu la prima città iugoslava ad essere attaccata dalle forze dell'Asse. In quell'anno infatti, sebbene la Iugoslavia non fosse in guerra con l'Italia, la città fu bombardata dalla [[Regia aeronautica]]. L'anno seguente fu occupata dall'esercito bulgaro che deportò i circa 3.000 ebrei che abitavano in città. Bitola fu liberata dai [[partigiani jugoslavi]] il [[4 novembre]] [[1944]].
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