Ernesto Monaci: differenze tra le versioni

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Studiò filosofia presso i [[gesuiti]] del [[Collegio Romano]], quindi nel [[1861]] s'iscrisse alla facoltà giuridica della [[Sapienza Università di Roma|Università di Roma]] e nel 1865 si laureò in [[giurisprudenza]]. Esercitò l'avvocatura per tre anni, ma poi abbandonò tale attività per dedicarsi agli studi letterari, e segnatamente alla [[filologia romanza]], disciplina che era allora agli albori <ref>Umberto Renda - Piero Operti, ''Dizionario storico della letteratura italiana'', Torino, G.B. Paravia, 1952, p. 737. Vd. [[Friedrich Diez]].</ref>.
 
Nel 1873, per interessamento di [[Adolfo Mussafia]], venne invitato ad insegnare in [[Austria]] presso la facoltà filologica di [[Graz]],<ref>Ruggero M. Ruggieri, ''cit.'', p. 591.</ref> ma Monaci preferì assumere nel [[1874]] la cattedra di "Storia comparata delle lingue e letterature neolatine" presso l'Università di Roma, che tenne fino al [[1915]]<ref>Umberto Renda - Piero Operti, ''cit.'', p. 737.</ref>. Ebbe cometra allievoi suoi studenti [[Luigi Pirandello]].
 
Fondò nello stesso periodo anche il periodico "[[Rivista di filologia romanza]]" (che più tardi mutò il nome in "[[Studj romanzi]]").<ref name="Idem">''Idem''.</ref> È stato uno dei soci fondatori della [[Società romana di storia patria]].