La banda di partigiani (''çeta'') che aveva catturato la colonna Gamucci - composta da 110 carabinieri con 10 ufficiali e il XXVI [[Battaglione]] delle [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|Camicie Nere]] (circa 450 uomini), - era comandata da Kadri Hoxha<ref>{{cita libro|nome=Piero|cognome=Calamandrei|titolo=Il Ponte, Volume 49,Edizioni 1-3|anno=1993| editore=Le Monnier|url=http://books.google.it/books?ei=2soIVOGyE8ThywPM4YLIBg&hl=it&id=y4saAQAAIAAJ&dq=%22Kadri+Hoxha%22+gamucci&focus=searchwithinvolume&q=Hoxha|p=412}}</ref> (senza parentela con [[Enver Hoxha]]),<ref>{{cita web|url=https://www.google.it/?gfe_rd=cr&ei=UdEIVI3AHKiO8Qf97oGIAQ#q=%22Kadri+Hoxha%22+%22hom%C3%B3nimo+pero+no+pariente%22&tbm=bks|titolo=Hispano americano, editore Tiempo, - anno 1947 - pagina 23|accesso=4 settembre 2014}}</ref> leader dell'LNC (''Lëvizja Nacional Çlirimtare'', ovvero "Movimento di Liberazione Nazionale") nel Distretto di Elbasan.<ref>{{cita libro|nome=Owen|cognome=Pearson|titolo=Albania in the Twentieth Century: Albania in Occupation and War, From Fascism to Communism 1940-1945|anno=2004|editore=Centre for Albanian Studies|url=http://books.google.it/books?id=JWppAAAAMAAJ&q=%22Kadri+Hoxha%22+LNC&dq=%22Kadri+Hoxha%22+LNC&hl=it&sa=X&ei=SMwIVJHlO4TMygOh04CQBQ&ved=0CCcQ6AEwAQ|p=314|ISBN=9781845110147}}</ref> Per evitare incontri con colonne tedesche Hoxha ordinò il trasferimento di tutti i prigionieri (circa 600 uomini) attraverso le montagne del Shebenikut, fino a raggiungere la base della resistenza sita sull'altopiano di Çermenikë, in prossimità di [[Orenjë]].<ref>Il percorso di montagna è dettagliatamente descritto nelle memorie Galiardi riprodotte in Tullio Mereu e Laura Mereu, ''La Colonna Gamucci, Alla Ricerca della Verita''. Alcione, Trento, 2014</ref> {{senza fonte|Qui i carabinieri vennero attendati con altri italiani. I carabinieri si offrirono di combattere i tedeschi a fianco dei partigiani ma dopo qualche giorno gli ufficiali furono oggetto di atti ostili da parte della truppa: perciò chiesero e ottennero un alloggio separato nella ''bashkia'' ("edificio municipale") di Zdranjsh, a due chilometri di distanza}}. I 21 ufficiali furono obbligati ad essere separati da tutti. Il 6 Ottobre 1943 intorno alle ore 16:00, gamucci lascia la sede, meglio conosciuta come "la Villa delle Tartarughe", in sella ad un cavallo bianco, intuendo di non farvi più ritorno.