Cheope: differenze tra le versioni

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Cheope potrebbe aver inteso sé stesso come un divino creatore - il ruolo teologico di Khnum, dio della terra, della creazione e della crescita: Cheope avrebbe stabilito il proprio nome in conseguenza a questa assimilazione<ref>Rosalie F. Baker, Charles F. Baker: ''Ancient Egyptians: People of the Pyramids'' (= ''Oxford Profiles Series''). Oxford University Press, 2001, ISBN 0195122216, p. 33.</ref>. Curiosamente, il faraone si servì di due differenti versioni del proprio ''nomen'': Khnum-Khufu e Khufu. La prima versione, quella completa, mostra esplicitamente l'attaccamento di Cheope a Khnum; la seconda, abbreviata, no. Non si conoscono le ragioni dell'uso di quest'ultima versione abbreviata che tralascia il nome della divinità e la connessione di quest'ultima con il re. È possibile che il solo nome Khufu ("Mi Protegge") non si riferisse ad alcun dio in particolare<ref name=":0" /><ref name=":1" />. Cheope è molto noto mediante la versione ellenizzata del suo nome: appunto '''Cheope''', in [[Lingua greca antica|greco]] Χέοψ (da [[Erodoto]] e [[Diodoro Siculo]]) e, in misura minore, come '''Suphis''' (Σοῦφις, da [[Manetone]])<ref name=":0" /><ref name=":1" />. Una rara versione del nome di Cheope, usata da [[Flavio Giuseppe]], è '''Sofe''' (Σόφε)<ref>Flavius Josephus, Folker Siegert: ''Über Die Ursprünglichkeit des Judentums (Contra Apionem)'' (=''Über die Ursprünglichkeit des Judentums'', Volume 1, Flavius Josephus. From: ''Schriften Des Institutum Judaicum Delitzschianum, Westfalen Institutum Iudaicum Delitzschianum Münster)''. Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 2008, ISBN 3-525-54206-2, p. 85.</ref>. Gli storici arabi che redassero leggende mistiche su Cheope e sulle piramidi di Giza lo chiamarono '''Saurid''' oppure '''Salhuk'''<ref>Gerald Massey: ''The natural genesis, or, second part of A book of the beginnings: containing an attempt to recover and reconstitute the lost origins of the myths and mysteries, types and symbols, religion and language, with Egypt for the mouthpiece and Africa as the birthplace'', vol. 1. Black Classic Press, 1998, ISBN 1574780107, pp. 224-8.</ref>.
 
 
== Famiglia ==
 
=== Origini di Cheope e dibattito sulla paternità ===
La [[famiglia reale]] di Cheope era assai estesa. Non vi è certezza che Cheope fosse figlio del faraone [[Snefru]]. Un'opinione molto diffusa vuole che Snefru fosse padre biologico di Cheope, ma solo a partire dalla evidenza che quest'ultimo gli successe sul trono e non per la presenza di prove sostanziali<ref name=":2">Aidan Dodson & Dyan Hilton: The Complete Royal Families of Ancient Egypt. Thames & Hudson, 2004, ISBN 0-500-05128-3 pp. 52-3.</ref>. Nel [[1925]] fu scoperta la tomba della regina [[Hetepheres I]], la G 7000x, a est della [[Piramide di Cheope]]<ref>Bollettino del Museum of Fine Arts. Numero speciale, supplemento al Volume XXV: ''The Tomb of Queen Hetep-heres'', Boston, maggio 1927.</ref>: il pozzo sepolcrale conteneva un prezioso corredoabbigliamento funerario, mentre varie iscrizioni le attribuivano il titolo di ''Mut-Nesut'', che significa "Madre del re", accanto ad attestazioni del nome del faraone Snefru. Di conseguenza, parve subito evidente che Hetepheres I fosse stata consorte di Snefru e che i due fossero i genitori di Cheope. Più recentemente sono stati sollevati dubbi su tale teoria, dal momento che non si conoscono attestazioni del titolo di ''Hemet-Nesut'' ("Sposa del re") per Hetepheres I, indispensabile per determinare lo status regale di una possibile regina<ref name=":2" /><ref name=":3">Silke Roth, ''Die Königsmütter des Alten Ägypten von der Frühzeit bis zum Ende der 12. Dynastie'' (= Ägypten und Altes Testament 46). Harrassowitz, Wiesbaden 2001, ISBN 3-447-04368-7, pp. 354-8, 388.</ref>. Al posto del titolo matrimoniale, sembra che Hetepheres I abbia portato esclusivamente quello filiale di ''Sat-Netjer-Khetef'' (letteralmente: "Figlia del corpo del re", cioè "Figlia carnale del re"): tale titolo era destinato a grande diffusione nella storia del cerimoniale di corte egizio<ref>Dodson & Hilton (2004), p. 41.</ref>, e che qui compare per la prima volta<ref name=":3" />. Alcuni studiosi hanno concluso, di conseguenza, che Cheope non fosse figlio biologico di Snefru, ma che piuttosto Snefru avrebbe legittimato mediante un matrimonio il rango di Cheope e la sua posizione nella famiglia reale: Cheope avrebbe rinsaldato il proprio prestigio [[Apoteosi|divinizzando]] la propria madre come figlia di un dio vivente. Tale teoria potrebbe essere supportata evidenziando la sepoltura di Hetepheres I accanto a quella di Cheope e non nella [[necropoli]] del marito, come sarebbe stato invece normale<ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref name=":4">Porter, Bertha & Moss, Rosalind: ''Topographical Bibliography of Ancient Egyptian Hieroglyphic Texts, Statues, Reliefs and Paintings'', Volume III: ''Memphis,'' parte I: ''Abu Rawash to Abusir''. II ed.</ref>.<gallery widths="150" heights="150">
File:Snofru Eg Mus Kairo 2002 b.jpg|Statua [[calcare]]a di [[Snefru]] con la [[Corone egizie|corona bianca]] dell'[[Alto Egitto]]. [[Museo egizio del Cairo]].
File:PelermoStoneFragment-PetrieMuseum.png|Frammento della [[Pietra di Palermo]] indicante la posizione di [[Snefru]] nella linea di successione reale.