Autonomous sensory meridian response: differenze tra le versioni

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Interesse scientifico: definito meglio ruolo accademico di Stafford
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[[Steven Novella]], direttore di Neurologia Generale alla Scuola di Medicina dell'[[Università Yale|Università di Yale]] e attivo sostenitore dei dibattiti sullo [[scetticismo metodologico]], scrisse sul suo blog sulle [[neuroscienze]] a proposito della mancata indagine scientifica sull'ASMR, affermando che le tecnologie per la [[risonanza magnetica funzionale]] e la [[stimolazione magnetica transcranica]] dovrebbero essere utilizzate per studiare il cervello delle persone che sperimentano l'ASMR, in relazione a quelle che non lo sperimentano. Novella propone il concetto di [[Antipsichiatria|neurodiversità]] e ricorda come la complessità del [[cervello umano]] sia un fattore rilevante nello sviluppo dei comportamenti lungo la scala evolutiva temporale. Suggerisce anche la possibilità che l'ASMR sia un tipo di piacevole perdita del controllo o un altro modo per ottenere una risposta sensoriale al piacere.<ref name="Neurological blog">{{Cita web |url=http://theness.com/neurologicablog/index.php/asmr/ |titolo=ASMR |opera=NeuroLogica |editore=New England Skeptical Society |cognome=Novella |nome=Steven |data=12 marzo 2012 |accesso=2 dicembre 2012}}</ref>
 
Tom Stafford, docente di Psicologiapsicologia e Scienzescienze Cognitivecognitive all'Università di Sheffield, ha dichiarato a ''[[The Independent]]'':<ref name="The Independent">{{Cita news |url=https://www.independent.co.uk/life-style/gadgets-and-tech/features/maria-spends-20-minutes-folding-towels-why-millions-are-mesmerised-by-asmr-videos-7956866.html |titolo='Maria spends 20 minutes folding towels': Why millions are mesmerised by ASMR videos |pubblicazione=The Independent |cognome=Marsden |nome=Rhodri |data=21 luglio 2012 |accesso=28 novembre 2012}}</ref>
{{citazione|Potrebbe anche essere un fatto reale, ma è intrinsicamente difficile da indagare. L'esperienza interiore è al centro di una moltitudine di ricerche psicologiche, ma quando ti trovi di fronte a qualcosa del genere che non puoi né vedere né sentire e che non capita a tutti, si finisce in una zona d'ombra. È come la [[sinestesia (psicologia)|sinestesia]] - per anni fu solo un mito, ma poi negli anni novanta si trovò un metodo adeguato per misurarla.}}