Locri Epizefiri: differenze tra le versioni
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Questo tempio era molto più alto dei templi dorici (rapporto altezza e larghezza 1:1), ed è uno dei pochi templi ionici della Magna Grecia.
Da un esame preliminare risulta che a Locri Epizefiri vi fosse un ''Tesmophorion'', un ''Iatreion'' di Demetra (Grotta Caruso), e un ''Persephoneion'' che apparentemente veniva adibito a ''Telesterion'' per i Misteri "Eleusini".<ref>[http://www.xanga.com/Longobardese/679253235/104-locri-demeter-persephone-the-cave-grotta-caruso.html Per una panoramica sugli elementi e i luoghi di culto]. Per la catalogazione dei ''pinakes'' nel santuario di Persefone si veda il ''Corpus'' (pubblicazione di oltre 5000 frammenti) a cura di Elisa Lissi Caronna, Claudio Sabbione e Licia Vlad Borrelli.</ref>
La connessione di Locri con il culto occidentale di [[Afrodite]] e [[Adone (mitologia)|Adone]] è stata evidenziata dall'analisi di Torelli che ha identificato il ''bothos'' del tempio di Marasà con la cassa-tomba del giovane dio.<ref>M. Torelli, ''Atti'', Taranto, 1993.</ref> Si tenga conto che nella ''stoà ad U'' sono stati rinvenuti 356 ''bothroi'' con resti di pasti, evidentemente destinati alla celebrazione di banchetti sacri. La ''casa dei leoni'' che sorge in zona limitrofa a questo complesso è un luogo destinato all'omaggio rituale privato nei confronti di Adone. Di questo culto locrese ci dà notizia anche la poetessa Nosside, che forse faceva parte di uno dei ''thiasi'' femminili che onoravano il dio.<ref>Marcella Barra Bagnasco, ''art. cit.''; ''Anthologia Palatina'', Nosside, VI, 275.</ref>
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