Telefriuli: differenze tra le versioni

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Il 4 febbraio 1978 iniziano ufficialmente le trasmissioni di Telefriuli <ref>{{Cita web|url=https://www.ilfriuli.it/articolo/Cronaca/Telefriuli,_il_futuro_comincia_a_40_anni/2/176342|titolo=Telefriuli, il futuro comincia a 40 anni {{!}} Il Friuli|sito=www.ilfriuli.it|lingua=it|accesso=2019-12-22}}</ref>
 
finanziate dall'Associazione Industriali di [[Udine]] il cui presidente era Luigi Micheli. Dopo le prime immagini in bianco e nero, già in autunno dello stesso anno iniziano le trasmissioni a colori, quando ciò avveniva ancora in modo sperimentale e prima ancora che lo facesse la [[Rai]].
 
La prima sede dell'emittente era in via Padre Scrosoppi a [[Udine]] per poi passare in via Chinotto e alla fine degli anni '80 passò, congiuntamente alla redazione, nell'attuale di via Nazionale a Tavagnacco sotto la presidenza di Carlo Burgi. Il primo direttore è stato Walter Latona. Telefriuli è tra le prime dieci emittenti televisive private più seguite in [[Italia]].
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Nel [[2006]] con il passaggio al [[Televisione digitale terrestre|DTT]] (digitale televisivo terrestre) ha iniziato a trasmettere in isofrequenza su tutto il [[Friuli-Venezia Giulia]] (inizialmente sul canale 45 UHF) con la numerazione LCN 11 in definizione standard (SD), 511 in alta definizione (HD). Il mux di Telefriuli contiene il canale ''Telefriuli archivio'' (trasmissioni di successo del passato), inoltre come fornitore di contenuti diffonde i programmi dell'emittente privata carnica [[VTC Video Tele Carnia|VTC]] VideoTeleCarnia (canale 690).
 
Dal settembre 2014 l'emittente cambia editore<ref>{{Cita web|url=http://www.udinetoday.it/economia/nuovi-soci-capitale-telefriuli.html|titolo=Telefriuli torna ad essere friulana|sito=UdineToday|lingua=it|accesso=2019-12-22}}</ref>. Esce dal gruppo “[[Caltagirone Editore]]” e viene rilevata dalla cordata friulana composta da [[Danieli (azienda)|Danieli]], [[Calligaris (azienda)|Calligaris]], [https://www.pmp-industries.com/ Pmp Pro-Mec] e [https://www.confindustria.ud.it/ Confindustria Udine].
 
Con la nuova proprietà, la sede, la regia e gli studi di registrazione vengono ristrutturati e al suo interno vengono trasferite la redazione del settimanale Il Friuli e la struttura della concessionaria pubblicitaria Euronews, con cui inizia a formare il gruppo denominato 'Mediafriuli'. Il 5 settembre 2016<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfriuli.it/articolo/Tendenze/Nuova_risintonizzazione_per_Telefriuli/13/160393|titolo=Nuova risintonizzazione per Telefriuli {{!}} Il Friuli|sito=www.ilfriuli.it|lingua=it|accesso=2019-12-22}}</ref>, Telefriuli rinnova anche il logo modificando la storica 'T' a forma di antenna e il suo colore, che da azzurro diventa rosso corallo<ref>{{Cita web|url=https://udine.diariodelweb.it/udine/articolo/?nid=20160905_390156|titolo=Telefriuli si rinnova e cambia la grafica del suo logo|autore=Redazione Udine|sito=Diario di Udine|data=2016-09-05|lingua=it|accesso=2019-12-22}}</ref>, con il passaggio alla nuova frequenza 46 UHF, inizia a essere trasmessa sia in Pal che in HD (1080i) sul canale 11 e 511 del digitale terrestre, novità assoluta sulla Penisola per un'emittente privata locale<ref>{{Cita web|url=https://www.telefriuli.it/chi-siamo|titolo=Chi siamo: la Tv dei friulani {{!}} Telefriuli|sito=www.telefriuli.it|lingua=it|accesso=2019-12-22}}</ref>.
 
L’8 novembre 2019, con il subentro di Alfonso Di Leva<ref>{{Cita web|url=https://www.primaonline.it/2019/11/08/297195/simone-mocchiutti-nomina-gli-amministratori-delegati-del-gruppo-mediafriuli/|titolo=Simone Mocchiutti nomina gli amministratori delegati del gruppo Mediafriuli|sito=Prima Comunicazione|data=2019-11-08|lingua=it-IT|accesso=2019-12-22}}</ref> a Massimo De Liva nel ruolo di amministratore delegato e direttore editoriale, vengono diffusi anche i dati Auditel dell'emittente che a settembre 2019 raggiunge i 75.000 contatti.
 
[[File:La_sede_con_gli_studi_televisivi_di_via_Nazionale_120,_a_Tavagnacco,_rinnovata_nel_2018.jpg|alt=|500x500px]]
 
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