Guittone d'Arezzo: differenze tra le versioni

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Nella sua fase più matura, Guittone pur senza rinunciare alla sua animosità assume un contegno più moraleggiante, rivolto maggiormente alla catechesi e all'istruzione dell'uditorio. Le canzoni si fanno di tono più ascetico, e vengono composte anche delle [[lauda|laude]].
 
Dal punto di visto tecnico, Guittone è probabilmente il poeta duecentesco più influente in territorio toscano, costituendo probabilmente il punto di riferimento per molti altri poeti e rappresentando sicuramente la principale ispirazione dei primi tentativi poetici del giovane [[Dante Alighieri]]. I critici hanno adirittura parlato di una ''scuola guittoniana'', o ''guittonismo'', contrapposta alla fine del Duecento a una poetica più vicina all'eredità provenzale (quella che poi porterà allo [[Stilnovismo]]). Si tratta di uno stile sempre molto tecnico e difficile (ci si potrebbe chiedere se fosse davvero compreso dalle folle che tentava di ammaestrare), caratterizzato da un certo ''[[trobar clus]]'' e da uno sperimentalismo molto spinto nella modifica delle forme metriche canoniche (principalmente [[canzone|canzoni]] dallo schema inusuale e [[sonetto|sonetti]] rinterzati, raddoppiati, ritornellati, caudati...).
 
Tra i principali prosecutori dell'eredità guittoniana, perlomeno stando ai testimoni a noi pervenuti, si possono ricordare, oltre al giovane Dante, [[Monte Andrea]] e [[Chiaro Davanzati]].