Cotechino Modena: differenze tra le versioni

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==Storia==
Derivato dallo [[zampone]], mentre quest'ultimo può vantare una data e un luogo certo di origine (nel 1511 durante l'assedio di [[Mirandola]]), viceversa la primogenitura del cotechino fu a lungo contesa tra [[provincia di Modena]] e la [[provincia di Ferrara]].
Già nel 1772 il ferrarese Antonio Frizzi, nell’opera “''La Salameide''” propose di risolvere la contesa, attribuendo a Ferrara la primogenitura del cotechino''cotichin'' e a Modena quella dello "''zampetto"'' (il nome dell'epoca per l'odierno zampone).<ref name=Cozzella">{{Cita news |url=https://www.repubblica.it/sapori/2019/12/30/news/cotechino_zampone_lenticchie-244647324/?ref=RHPPBT-VP-I244687973-C4-P12-S1.4-T1 |autore=Eleonora Cozzella |titolo=Storia secolare del cotechino, simbolo del Capodanno (e del suo cugino Zampone, unicum italiano) |rivista=La Repubblica |data=31 dicembre 2019}}</ref>
Attribuzione non condivisa qualche anno prima dal modenese Tigrinto Bistonio che, nella sua opera “''Elogio del porco''" nel 1761, ne vanta l'origine modenese.<ref>{{Cita libro |autore=Tigrinto Bistonio |titolo=[[:s:Gli elogi del porco|Gli elogi del porco]] |capitolo=Capitolo II |pp=versi 243-244 |anno=1761 |citazione=Vanta il tuo Cotichin, Modena mia<br /> Del Popol di Quirin Colonia antica}}</ref>
 
Ben prima delle contese settecentescchesettecentesche, ma fin dai tempi del [[Ducato di Milano]], il ''codeghin'' era famoso in tutta la pianura padana.
 
Nella odierna denominazione IGP venne riconosciuta la primogenitura modenese.