Quartiere San Leonardo (Teramo): differenze tra le versioni

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*'''[[Santuario della Madonna delle Grazie (Teramo)|Santuario di Santa Maria delle Grazie]]''': il monastero femminile delle benedettine, intitolato a "Santa Maria delle Grazie", fu fondato nel [[XII secolo]] (anno 1154) dall'abate Teodino, e sorgeva fuori le mura. Il monastero inizialmente era intitolato a Sant'Angelo delle Donne, ma nel 1448 fu trasformato dai Frati Minori Osservanti, che lo ricostruirono quasi totalmente tra il 1460 e il 1470, conservando solo parte del chiostro. L'assetto attuale del santuario è frutto di una ristrutturazione molto corposa del 1892-900, opera di Cesare Mariani, che ha cambiato notevolmente l'aspetto sia esterno che interno della chiesa. In passato la facciata era romanica, a coronamento orizzontale, provvista di un portico a tre arcate, e di un oculo centrale, l'interno era barocco, così come il campanile. Il tutto è stato adattato alla maniera neogotica: all'interno sull'altare maggiore si conserva la statua lignea policroma della [[Madonna col Bambino]] (XV secolo), opera di Giovanni di Biasuccio, simile all'icona della Vergine nel [[santuario di Santa Maria dei Lumi]] a [[Civitella del Tronto]]. Pregevole è anche una croce processuale del 1563, insieme ad opere ex voto databili dal XV secolo in poi, come un rilievo argenteo con la scena della Natività, due calici seicenteschi napoletani. Il chiostro romanico-gotico rivela i segni dei vari rifacimenti, i bracci lunghi, scanditi da arcate a tutto sesto impostate su tozzi pilastri ottagonali, risalgono al Quattrocento, quelli brevi articolati ad arcate a sesto acuto sono invece del Trecento, mentre le copertura sono a volte a crociera. Nel refettorio del convento ci sono alcuni affreschi del 1637 che narrano la vita di [[Gesù]], di interesse il ritratto del Cristo vendemmiatore.
 
*'''Area archeologica "Madonna delle Grazie"''': si trova presso il sagrato della Madonna delle Grazie, scoperta nel 1980 dalla Soprintendenza Archeologica. Si tratta di case appartenenti alla fase tardo-repubblicana e d'inizio dell'impero di [[Augusto]], gli ambienti con murature d'opera incerta di ciottoli di fiume, conservano pavimentazioni in cocciopesto con decorazioni geometriche di tessere lapidee bianche, che formano motivi di reticolato a doppio meandro. All'estremità orientale due ambienti presentano una decorazione più complessa, con fascia perimetrale a meandro, racchiudente un clipeo suddiviso in rombi, e gli angoli mostrano dei delfini e quattro bastoni alati, con due serpenti "[[caduceo|caducei]]". All'epoca augustea risale una grande domus con peristilio centrale, mentre nel III secolo d.C. fu costruita una piccola fabbrica, forse lavanderia, per la tintura dei panni, utilizzata nel secolo successivo.
 
== Monumenti scomparsi ==