Caviola: differenze tra le versioni

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Sul nome successivo, Caviola, sono state proposte diverse etimologie.
 
Secondo lo studioso [[Silvio Pellegrini]]<ref>Silvio Pellegrini, ''I nomi locali della Val Biois'', Firenze 1977.</ref>:
* il nome potrebbe essere collegato con il tipo Cavià, Caviazza, Caviette
* il toponimo Caviola può trarre origine da gente feltrina che portava tale nome personale e che si trasferì in Val Biois. Pellegrino Caviola detto ''il Feltrino'' è attestato a Caviola dal 1572 al 1629, assieme ad un Ambros Caviola della Villa di Limana, che muore nel 1633 in una cascina di Valfredda
 
Secondo lo studioso [[Giacomo Magliaretta]]<ref>Giacomo Magliaretta, ''Val Biois un nome, come e perché'', p. 18.</ref>:
* il toponimo deriva forse dal nome personale latino ''Cavilius'', da Antonio Caviola, primo abitatore e fondatore.
* oppure da ''caveus'' luogo incavato a semicerchio.
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Nel Cinquecento e nel Seicento la Valle del Bios è più volte saccheggiata da invasori penetrati nella valle attraverso il valico di San Pellegrino:
* nel 1439 passano le truppe del Duca [[Filippo Maria Visconti]] in guerra con la Serenissima;
* nel 1487 è la volta dell'esercito di [[Sigismondo, Duca del Tirolod'Austria]];
* dal 1508 al 1510 imperversano gli imperiali di Massimiliano I d'Austria guidati dal condottiero austriaco [[Leonardo Felzer]].
 
Ogni volta sono incendi, carestie, epidemie, morte e distruzione.
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"Caviola, con la sua bianca chiesetta isolata più verso Ovest" (pag. 152) e ancora
"Caviola (distrutta in parte pochi anni or sono, da un incendio) ove hanno sede la tintoria Cappello e la Società Commerciale, abitanti 440." (pag. 305)
* 1910: Scrive [[G. Feruglio]]<ref>G. Feruglio,''Guida turistica del Cadore Zoldo ed Agordino'', Tolmezzo 1910.</ref>: "Caviola è costruita in gran parte con case di legno, intorno stanno coltivi di granturco, orzo e patate".
== Calamità naturali ==
La val Biois fu spesso colpita da disastrose alluvioni che devastavano i paesi: le più gravi furono quelle del 1686 e del 1707;, 1966 e l'ultima di [[Vaia]] nel 19662018.
== Monumenti ==
[[File:Caviola (Falcade) - Chiesa parrocchiale.JPG|miniatura|Chiesa parrocchiale di San Pio X]]
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L'interno della chiesa custodisce alcune opere di valore artistico:
* L'altar maggiore del Settecento, dell'epoca di costruzione della chiesa.
* La statua della Vergine, realizzata nel 1847, dall'artista gardenese [[Giovanni Matteo Rungaldini]].
* L'altare laterale (proveniente dalla vecchia chiesa della [[Pieve di Canale d'Agordo]]) con la pala della Madonna del Rosario di un seguace di Nicolò de Stefani.
* Un armadio intagliato dallo scultore [[Giovanni Marchiori]], nativo di Caviola.
* Un quadro raffigurante i Santi Patroni della Valle del pittore [[Pietro Antonio Andrich]] (1839-1904).
 
La nuova chiesa parrocchiale, dedicata a San Pio X, è stata inaugurata nel 1958. Di pregevole contiene un Cristo di [[Dante Moro]].<ref>Bepi Pellegrinon, ''Falcade attraverso i secoli'', pp.121-122.</ref>
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<references/>
== Bibliografia ==
=== Guide escursionistiche ===
* Fabio Donetto, Gabriele Pizzolato, ''Dolomiti agordine 57 passeggiate ed escursioni con varianti e note storiche'', Editore Danilo Zanetti, Caerano di San Marco 2009. ISBN 9788895302393
* Giorgio Fontanive, ''Escursioni in Alto Agordino'', CIERRE Edizioni, 1996. ISBN 8885923658
=== Guide storico-geografiche ===
* Dario Fontanive, ''Guida turistica della Valle del Biois'', Edizione Grafica Sanvitese, 2005.
* Dino Dibona, ''Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità delle Dolomiti'', Newton Compton Editori, 2010 ISBN 978-88-541-1982-6
* Ottone Brentari, ''Guida storico-alpina di Belluno-Feltre. Primiero-Agordo-Zoldo'',Bassano 1887. Riedizione anastatica di Atesa Editore, Bologna, giugno 2006.
=== Storia e linguistica ===
* Bepi Pellegrinon, ''Quando a Falcade la meridiana segnava il tempo'', Nuovi sentieri 1982.
* Bepi Pellegrinon, ''Falcade attraverso i secoli'', Nuovi Sentieri Editore, Prima Edizione 1971, Seconda edizione luglio 1983.
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* [[Enzo Demattè]], ''La valle coi santi alle finestre'', Milano 1968.
* Giacomo Pagani, ''La casa storica di Falcade. Tradizioni e costumi della Valle del Biois'', Belluno 1970.
 
=== Leggende e folklore ===
* Livia Tognetti Cagnati, ''Leggende Falcadine'', 1972.
* Livia Tognetti Cagnati, ''Folclore di Falcade'', 1973.