Libarna: differenze tra le versioni

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Identificata dal Settecento con varie località del [[Bobbio|bobbiese]] e del [[Tortona|tortonese]], solo nel secolo XIX, in corrispondenza dell'affiorare alla luce dei resti, grazie all'opera dell'abate Bottazzi, veniva accertato il suo inquadramento storico-topografico.
 
Libarna era un capoluogo autonomo di un vasto territorio che confinava a est con [[Velleia]], a sud con [[Genova|Genua]], a ovest con [[Acqui Terme|Aquae Statiellae]] e a nord con [[Tortona|Derthona]]. Situata in una zona particolarmente fertile, l'economia agricola era fondata sulla viticoltura, sulle colture arboricole per lo sfruttamento del legno, sull'allevamento del bestiame. Tra le altre attività vi troviamo la produzione della ceramica e l'industria laterizia. Grazie allaa posizione geografica costituiva inoltre un importante nodo commerciale.
 
Pur mancando notizie certe sull'esistenza di edifici di culto nella città, dalle iscrizioni votive ritrovate si desume che i cittadini di Libarna erano devoti a [[Giove (divinità)|Giove]], [[Diana]], [[Ercole]]. Attestato anche il culto imperiale