Governo Martignac: differenze tra le versioni

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Seguì una ordinanza, firmata dal [[Carlo X di Francia|sovrano]] il 16 giugno [[1828]], che previde l'esclusione dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]] dall'insegnamento e il divieto di allievi esterni nei seminari minori (in pratica delle scuole secondarie a gestione ecclesiastica, otto delle quali gestite da Gesuiti): si trattava di due misure oggi incomprensibili, ma motivate, allora, dal desiderio militante dei liberali di fare piazza pulita dell'istruzione ecclesiastica, con la sola, ridotta, eccezione dei seminaristi.
 
In un parlamento ormai spaccato fra [[Liberali dottrinari|dottrinari]] ed [[Ultrarealista|ultra-realisti]] (oltre ai pochi radicali), una simile politica non poteva appoggiarsi che su una maggioranza raccogliticcia, motivata unicamente dall'opposizione al lungo [[Governo de Villèle]]. Ciò faceva sì che Martignac fosse vittima di critiche concentriche, né poté, o seppe, saldare una solida maggioranza centrista. In ogni caso gli faceva difetto il sostegno della [[Carlo X di Francia|corona]], decisamente ostile ad una politica [[Liberali dottrinari|dottrinaria]] del tipo di quella che il governo andava perseguendo<ref>[[François-René de Chateaubriand|Chateaubriand]] attribuì tale ostilità a fattori piuttosto personali che politici: ''il re non tardò a detestarlo [il Martignac]. [[Carlo X di Francia|Carlo X]] seguiva piuttosto i propri gusti che i propri principi: se egli respingeva Martignac a causa della sua tendenza ai piaceri, egli amava [[Jacques Joseph, conte di Corbière|Corbière]] e [[Jean-Baptiste Guillaume Joseph, conte di Villèle|de Villèle]] che non andavano a messa'', rif.: ''[[Mémoires d'Outre-Tombe]]'', 3 L28 Capitolo 16. </ref>.
 
L'occasione per la caduta del governo venne quando esso mise in votazione una legge di riorganizzazione degli enti locali: una coalizione delle estreme lo mise in minoranza e [[Carlo X di Francia|Carlo X]] ne accettò le dimissioni. Il [[Carlo X di Francia|monarca]] si dichiarò «stanco degli abusi dei liberali» (includendovi, senza dubbio, lo stesso Martignac) e decise di imporre le proprie scelte senza tener conto della maggioranza parlamentare: l'8 agosto [[1829]], nominò ministro degli esteri il [[Jules, Principe di Polignac|principe di Polignac]], suo confidente e leader del "partito" [[Ultrarealista|ultra]], passato, nel novembre [[1829]], a primo ministro<ref>nei mesi di mezzo, [[Carlo X di Francia|Carlo X]] evitò di attribuire ad alcuno il titolo formale di primo ministro, come nel caso del governo Martignac</ref>.