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Dal 1 dicembre frequentò il corso B della Scuola di guerra navale di [[Tokyo]] (Kaigun Daigakkō), e dal 23 maggio [[1910]] il corso avanzato della scuola siluristi. Rimase in servizio come istruttore presso la scuola tra il 1° dicembre e il 1° dicembre [[1913]], svolgendo nel contempo l'incarico di comandante di una [[torpediniera]] della 4ª Flottiglia torpediniere, e dal 1 aprile al 1 dicembre 1913 di una torpediniera della 2ª Flottiglia torpediniere.
Tra il 10 novembre 1923 e il 25 marzo [[1924]] fu Capo della Sezione 2 del Dipartimento per l'addestramento del Ministero della Marina e fu promosso [[capitano di vascello|Daisa ]] il 1° dicembre [[1923]]. Il 25 marzo 1924 assunse il comando dell'[[incrociatore protetto]] ''Hirado'', e il 1° dicembre 1924 divenne [[Capo di stato maggiore]] del distretto navale di Maizuru. Il 15 aprile 1925 fu trasferito in servizio presso lo Stato maggiore della Marina al Ministero della Marina, e un mese dopo, il 15 maggio, divenne cCpo della Sezione 1 del Dipartimento degli affari navali presso il Ministero della Marina.
Il 1° dicembre [[1927]] assunse il comando della [[nave da battaglia]] ''[[Kongo (incrociatore da battaglia)|Kongō]]'' e, dal 10 dicembre [[1928]] passò al comando della corazzata ''[[Mutsu (nave da battaglia)|Mutsu]]''.
Promosso [[contrammiraglio|Shōshō]] il 30 novembre [[1929]], ricoprì svariati, e numerosi, incarichi<ref group=N>Fu capo della 2ª Divisione (''Gunreibu Daini-bu'') dello Stato maggiore della Marina, Capo di stato maggiore della flotta combinata (''Rengō Kantai'') e Capo di stato maggiore della 1ª Flotta. Tra il 15 settembre 1933 e il 2 dicembre 1935 ricoprì la carica di direttore del Dipartimento degli affari navali (''Gunmu-kyoku'') presso il Ministero della Marina.</ref> fino alla sua promozione a [[viceammiraglio|Chūjō ]] avvenuta il 15 novembre [[1934]]. Tra il 1° dicembre 1936 e il 1° dicembre 1937 fu comandante della [[2ª Flotta (Giappone)|2ª Flotta]],
Come Ministro della Marina fu un veemente oppositore alla firma del [[patto tripartito]] tra [[Giappone]], [[Germania nazista]] e [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] [[Fascismo|fascista]].<ref name=B4p91>{{Cita|Bradley 2014|p. 91}}.</ref> Si oppose fortemente anche all'idea di una [[guerra]] contro gli [[Stati Uniti d'America]]. Costretto a rassegnare le dimissioni a causa di una malattia il 5 settembre [[1940]],<ref name=B4p91/> sostituito dall'ammiraglio [[Koshirō Oikawa]], la firma del trattato, nonostante i suoi forti dubbi, avvenne a [[Berlino]] il 27 dello stesso mese. Promosso [[Gradi della Marina imperiale giapponese|Kaigun Taishō]] il 15 novembre, il 10 agosto dell'anno successivo<ref name=P1p184>{{Cita|Prange 1991|p. 184}}.</ref> l'ammiraglio Yamamoto gli rivelò, in via confidenziale durante un loro incontro a bordo della nave da battaglia ''[[Nagato (nave da battaglia)|Nagato]]'',<ref name=P1p184/> [[Nave ammiraglia|ammiraglia della flotta]], il [[Attacco a Pearl Harbor|piano d'attacco contro]] la flotta americana di stanza a [[Pearl Harbor]] ([[Hawaii]]),<ref name=P1p184/> che avrebbe dato il via alla guerra contro gli Stati Uniti d'Amarica cui, per altro, i due si opponevano.<ref name=P1p184/>
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