Tecnica: differenze tra le versioni

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==Storia==
===Origini===
Nella [[Atene]] di [[Pericle]] abbiamo l'affermazione sociale e politica del "[[démos]]", nuova [[classe sociale]] portatrice di una nuova [[cultura]] basata appunto sulle conoscenze tecniche. Quindi fin dal suo apparire come concetto specifico, la "tékne" acquisisce un insieme di connotazioni più ampie del semplice "saper fare". Nelle discussioni di [[Socrate]] con i suoi concittadini si ha il primo confronto tra tecnica e [[filosofia]].
Nel noto passo centrale della "Apologia", Socrate riferisce di aver interrogato gli uomini politici, i poeti ed infine gli artigiani o "démiourgoi"; solo questi ultimi hanno evidenziato delle reali capacità e conoscenze, ma limitate al loro specifico campo professionale. Il "démos" insomma ha una sua dignità ed una sua cultura, ma non per questo può avanzare pretese sul controllo della pòlis.
In [[Platone]] la polemica contro la tecnica (di cui gli esponenti più criticati sono i [[Sofisti]]) è volta contro una concezione interessata, strumentale e utilitaristica del sapere. Per esempio nel "[[Gorgia]]" platonico, l'opposizione tra filosofia e tecnica viene assimilata a quella tra medicina e culinaria (bene del corpo/adulazione del corpo), o a quella tra dialettica (dimostrare il vero) e retorica (convincere senza riguardo alla verità). Neppure [[Aristotele]] considera la tecnica come vero sapere, poiché essa si limita ad operare negli ambiti particolari senza curarsi delle cause.