Episcopia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: niente spazi dopo l'apostrofo e modifiche minori
Riga 41:
== Storia ==
{{F|centri abitati della Basilicata|data=maggio 2010}}
Episcopia nacque come una fortezza bizantina per difendere i confini dell'Impero Romano d'Oriente contro le mire espansionistiche dei Longobardi. Il nome Episcopia deriva dal greco επι – ξκοπία ossia “dall’alto – guardata” perché il paese sarebbe stato affidato sotto la protezione di Dio da parte dei Santi monaci Cristoforo, Saba e Macario da Collesano, che qui giunsero nel 952 in fuga dalle persecuzioni saracene<ref>Alberto Maria Viceconte, ''Episcopia, Storia e Storie'', Gagliardi Editore 2019, p. 29</ref>. Nel corso dei secoli fu feudo dei Chiaromonte e poi dei Sanseverino. Dopo la Congiura dei Baroni del 1486 il feudo venne riassegnato dal Re d'Aragona a Camillo Della Porta, Patrizio di Sorrento. Nel 1624 Episcopia divenne un marchesato e tale restò fino al 1776 quando Regale Della Porta vendette il feudo "''retinenti titulo''" alla famiglia Brancalassi<ref>Touring Club Italiano,''Basilicata: Potenza, Matera, il Pollino, la Magna Grecia, il Vulture, le coste tirrenica e jonica'' - ''Le guide d'Italia'' 2004 p. 179</ref>. Il titolo di Marchesi di Episcopia finì per successione nella famiglia Amalfitani di Crucoli a seguito del matrimonio di Regale, ultima della famiglia della Porta con Nicola 6º Marchese di Crucoli<ref>Candida Gonzaga B., ''Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali, 1965 p. 55</ref>. Patrono del paese è San Nicola<ref>[[Gabriele De Rosa]] - Antonio Cestaro - [[Dinu Adameșteanu]], ''Storia della Basilicata'', vol. III, Laterza, 1999</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* Il Castello venne edificato dai Bizantini nell' VIII secolo. Esso è impiantato sopra uno sperone roccioso e conserva due torri contrapposte e differenti. Fu utilizzato dapprima come fortezza, e venne poi adattato alle esigenze dei vari dominatori, dai normanni agli angioini. Sotto i Normanni (XI secolo) la fortezza fu trasformata in castello; esso fu ampliato e venne eretta una torre cilindrica oltre a quella quadrata. Queste due torri sono ancora oggi visibili ma entrambe non visitabili in quanto hanno subito gravi crolli. Un'ampia gradinata conduce al grande portale, su cui vi sono tracce di affreschi raffiguranti stemmi nobiliari delle famiglia feudatarie di Episcopia. In cima alla gradinata, si distinguono ancora i supporti del ponte levatoio.
* Monastero di Santa Maria del Piano, situato a circa tre chilometri dal centro abitato. Questo monastero è stato fondato nel 952 dai Santi Cristoforo, Saba e Macario, seguaci della regola di San Basilio, e venne abitato fino al XVIII secolo prima dai monaci cistercensi, che ne affrescarono la cappella e il refettorio, e poi dai monaci agostiniani colonetani. Le pitture, discretamente conservate, sono assai interessanti (sono presenti scene del Diluvio Universale e altre scene bibliche) e sono attribuite a Giovanni Todisco di Abriola. Annesso alla cappella si trova il chiostro, in condizioni di degrado e abbandono. All'interno di questo monastero, nel periodo compreso tra il 26 luglio e il 5 agosto, viene conservata e venerata la statua della Madonna del Piano, la cui festa si celebra il 5 agosto, quando si snoda una processione ricca di musica, balli, canti e preghiere, dal santuario al centro abitato.
* Il Convento di Sant'Antonio (XVI secolo) è compreso di chiostro e chiesa in ottimo stato. Possiede un campanile decorato a maioliche. La chiesa è caratterizzata da molti stucchi barocchi e nicchie.