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Pozzo (in nota): Talete sarebbe sceso volontariamente per vedere meglio le stelle o per individuare segni premonitori di terremoti (come Ferecide di Siro: D.L. I, 116), Heyd pp. 502-503<br/>
}}
{{Manoscritto del Nuovo Testamento
| forma = Papiro
| numero = 64
| image = P064-Mat-26.7-8-26.10-26.14-15-II.jpg
| isize =
| didascalia =
| nome = Papiro Magdalen
| simbolo = <math>\mathfrak{p}</math><sup>64</sup>
| testo = ''[[Vangelo secondo Matteo]]'' 26,7.10.14-15.22-23.31.32-33<ref name=Roberts236>{{cita|Roberts|p. 236}}.</ref>
| datazione =
* nel 1901 al IV secolo
* nel 1953 alla fine del II secolo
* nel 1994 alla fine del I secolo
| scrittura = [[lingua greca antica|greco]]
| ritrovamento = [[Coptos]], Egitto
| conservazione = [[Magdalen College (Oxford)|Magdalen College]] Gr. 17, [[Università di Oxford|Oxford]]<ref>In alcune pubblicazioni è indicato come numero di catalogo del frammento "Gr. 18", ma poiché frammenti con questo numero non esistono, il corretto numero di catalogo è "Gr. 17" ({{cita|Thiede, ''Papyrus''|pp. 13-14}}).</ref>
| citazione =
| dimensione =
| tipo = [[tipo testuale alessandrino|alessandrino]]
| categoria = I
| mano =
| nota = molto probabilmente proveniente dallo stesso documento di [[Papiro 67|<math>\mathfrak{p}</math><sup>67</sup>]]
}}
Il '''Papiro 64''' ('''<math>\mathfrak{p}</math><sup>64</sup>'''), meglio noto come '''Papiro Magdalen P64''', è un antico [[manoscritto]] del [[Nuovo Testamento]] scritto in [[lingua greca|greco]] e contenente frammenti del ''[[Vangelo secondo Matteo]]''. I tre frammenti di questo papiro ritrovati a [[Luxor]] in [[Egitto]] e portati ad Oxford da Charles Huleatt nel 1901, furono datati dal [[papirologo]] [[Arthur Surridge Hunt|Arthur Hunt]] come appartenenti al IV secolo.<ref>{{cita|Roberts|p. 233}}.</ref> Vennero in seguito ridatati da Colin Roberts nel 1953, che stabilì la loro datazione alla fine del II secolo<ref name=Roberts237>{{cita|Roberts|p. 237}}.</ref>, e infine nel 1994 il papirologo tedesco [[Carsten Peter Thiede]] propose di retrodatarli alla fine del I secolo<ref>{{cita|Thiede, ''Papyrus''|pp. 17-18}}.</ref>. È conservato presso il [[Magdalen College (Oxford)|Magdalen College]] di [[Università di Oxford|Oxford]], da cui prende il nome.
== Storia e descrizione ==
<math>\mathfrak{p}</math><sup>64</sup> fu acquistato nel [[1901]] a [[Luxor]], in Egitto, da [[Charles Bousfield Huleatt]] (1863–1908), che lo identificò come parte del ''[[Vangelo secondo Matteo]]'' e lo donò al [[Magdalen College (Oxford)|Magdalen College]], dove è catalogato come ''Papyrus Magdalen Greek 17''.
I frammenti del papiro contengono alcuni versetti (interi o parzialmente completi) del capitolo 26 del Vangelo di Matteo: 7, 10, 14-15, 22-23, 31, 32-33<ref name=Roberts236 />. I frammenti sono scritti su entrambi i lati, segno che provengono da un [[Codice (filologia)|codice]] piuttosto che da un [[Rotulus|rotolo]].<ref>{{cita|Roberts|pp. 233-234}}.</ref> Il codice in origine forse conteneva solo il Vangelo di Matteo e occupava 150 pagine.<ref>{{cita|Roberts|p. 234}}.</ref>
Un altro frammento, catalogato come ''P. Barc. Inv. 1'' ([[Papiro 67|<math>\mathfrak{p}</math><sup>67</sup>]] nella numerazione Gregory-Aland), è considerato dalla maggioranza degli studiosi come proveniente dallo stesso codice<ref name=Thiede13>{{cita|Thiede, ''Papyrus''|p. 13}}.</ref>. Un terzo papiro, [[Papiro 4|<math>\mathfrak{p}</math><sup>4</sup>]] (contenente frammenti del Vangelo di Luca), è stato da alcuni studiosi accostato a questi due, ma non è generalmente riconosciuto come parte dello stesso manoscritto<ref name=Thiede13 />.
== Datazione ==
<math>\mathfrak{p}</math><sup>64</sup> fu datato al III secolo da Charles Huleatt; dopo la donazione al Magdalen College, il papirologo A.S. Hunt studiò il manoscritto e lo datò all'inizio del IV secolo. Proprio in reazione a questa datazione, che riteneva troppo tarda, Colin Roberts propose di datarlo alla fine del II secolo<ref name=Roberts237 />; questa datazione fu confermata da tre altri eminenti papirologi, Harold Bell, [[Theodore Cressy Skeat]] ed [[Eric Gardner Turner]]<ref>{{cita|Thiede, ''Papyrus''|p. 16}}.</ref>, e questa è stata la datazione generalmente accettata per <math>\mathfrak{p}</math><sup>64</sup> da allora.
Tuttavia non sono mancate altre proposte. Nel loro libro ''Text of the Earliest NT Greek Manuscripts'' (2001), Philip Comfort e David Barrett sostengono per una datazione tra il 150 e il 175, sia per <math>\mathfrak{p}</math><sup>64</sup>, sia per [[Papiro 4|<math>\mathfrak{p}</math><sup>4</sup>]] e [[Papiro 67|<math>\mathfrak{p}</math><sup>67</sup>]], che, sostengono, verrebbe dallo stesso codice e anticiperebbe di quasi 100 anni la data di composizione del papiro.<ref>Philip Wesley Comfort e David P. Barrett, ''The Text of the Earliest New Testament Greek Manuscripts'', Wheaton, Ill., 2001, pp. 50-53.</ref> Comfort e Barret mostrano anche che questo <math>\mathfrak{p}</math><sup>4/64/67</sup> ha affinità con un certo numero di papiri del tardo II secolo.<ref>[[Papiri di Ossirinco|P. Oxy.]] 224, 661, 2334, 2404 2750, P. Ryl. 16, 547, e P. Vindob. G 29784.</ref>
Secondo altri papirologi, Comfort e Barret "tendono a scegliere per molti manoscritti inclusi nel loro volume una data antecedente a quella accettata dagli altri paleografi"<ref>{{cita pubblicazione|autore=M.A. Robinson|titolo=Review of Philip W. Comfort and David P. Barrett, eds. The Text of the Earliest New Testament Greek Manuscripts|url=http://rosetta.reltech.org/TC/vol06/CB2001rev.html|pubblicazione=TC: A Journal of Biblical Textual Criticism|anno=2001|lingua=en}}</ref>. Il ''[[Novum Testamentum Graece]]'', un riferimento per i testimoni greci del Nuovo Testamento, elenca <math>\mathfrak{p}</math><sup>4</sup> e <math>\mathfrak{p}</math><sup>64/67</sup> indipendentemente, datando il primo al III secolo e il secondo al 200 circa<ref>{{cita libro|titolo=Nestle-Aland. Novum Testamentum Graece|anno=2012|edizione=28|città=Stoccarda|pp=792, 795}}</ref>. In seguito Charlesworth ha concluso che "<math>\mathfrak{p}</math><sup>64+67</sup> e <math>\mathfrak{p}</math><sup>4</sup>, sebbene scritti dallo stesso scriba, non provengono dallo stesso [...] codice"<ref>{{cita|Charlesworth|p. 604}}.</ref>.
Nel tardo 1994, ricevette enorme considerazione l'affermazione di [[Carsten Peter Thiede]] che retro-datava il Papiro Magdalen all'ultimo terzo del I secolo. Il suo articolo accademico comparve in ''Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik'' l'anno successivo,<ref>{{cita|Thiede, ''Papyrus''}}.</ref> mentre la versione per non addetti ai lavori fu scritta con [[Matthew d'Ancona]] e presentata come ''The Jesus Papyrus'' (Weidenfeld & Nicolson, London, 1996; o anche come ''Eyewitness to Jesus'', 1996, New York: Doubleday). La datazione di Thiede è stata generalmente accolta con scetticismo dagli studiosi biblici di livello accademico.<ref>{{Cita web|url=https://www.sas.upenn.edu/~petersig/thiede.txt.final.reply|titolo=Sigrid Peterson, University of Pennsylvania}}</ref><ref>{{cita|Head}}. L'articolo sostiene che Thiede ha sovrastimato la quantità di somiglianza stilistica tra P64 e molti manoscritti greci palestinesi e sottostimato la forza del consenso accademico sulla datazione intorno al 200.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.uni-koeln.de/phil-fak/ifa/zpe/downloads/1996/113pdf/113153.pdf|titolo=HARALD VOCKE, PAPYRUS MAGDALEN 17 – WEITERE ARGUMENTE GEGEN DIE FRÜHDATIERUNG DES ANGEBLICHEN JESUS-
PAPYRUS}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Massimo Astrua, ''La storicità dei Vangeli una guerra vinta'', Mimap-Docete Editore, Pessano con Bornago 2009, ISBN 978-88-8424-170-2
* {{Cita pubblicazione|autore=Peter M. Head|titolo=The Date of the Magdalen Papyrus of Matthew (P. Magd. Gr. 17 = P64): A Response to C.P. Thiede|pubblicazione=Tyndale Bulletin|volume=46|numero=2|anno=1995|pp=251-285|lingua=en|cid=Head|url=https://legacy.tyndalehouse.com/tynbul/Library/TynBull_1995_46_2_04_Head_GagalenPapyrusMat.pdf}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Colin Roberts|titolo=An Early Papyrus of the First Gospel|pubblicazione=The Harvard Theological Review|volume=46|numero=4|anno=1953|pp=233-237|lingua=en|cid=Roberts|url=https://www.jstor.org/stable/1508387?seq=1#metadata_info_tab_contents}}
* [[Carsten Peter Thiede]], ''Il papiro Magdalen. La comunità di Qumran e le origini del vangelo'', Piemme Edizioni, Milano 1997, ISBN 978-88-384-2835-7
* [[Carsten Peter Thiede]] e Matthew D'Ancona, ''Testimone oculare di Gesù '', Piemme Edizioni, Milano 1996, ISBN 978-88-384-7860-4
* {{cita pubblicazione|autore=C.P. Thiede|titolo=Papyrus Magdalen Greek 17 (Gregory-Aland P64): A Reappraisal|pubblicazione=Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik|volume=105|anno=1995|lingua=en|pp=13-20|url=https://www.uni-koeln.de/phil-fak/ifa/zpe/downloads/1995/105pdf/105013.pdf|cid=Thiede, ''Papyrus''}}
* {{cita pubblicazione|autore=S.D. Charlesworth|titolo=T. C. Skeat, P64+67 and P4, and the Problem of Fibre Orientation in Codicological Reconstruction|pubblicazione=New Testament Studies|volume=53|pp=582–604|lingua=en|cid=Charlesworth|doi=10.1017/S002868850700029X}}
* {{Cita pubblicazione|cognome=Skeat|nome=T. C.|anno=1997|titolo=The Oldest Manuscript Of The Four Gospels?|rivista=New Testament Studies|volume=43|pagine=1–34|doi=10.1017/S0028688500022475}}
== Voci correlate ==
* [[Elenco dei papiri del Nuovo Testamento]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://nttranscripts.uni-muenster.de/AnaServer?NTtranscripts+0+start.anv University of Münster, New Testament Transcripts Prototype] Selezionare "P64/67" dall'elenco "manuscript descriptions"
* {{cita web|url=https://www.magd.ox.ac.uk/libraries-and-archives/treasure-of-the-month/news/magdalen-papyrus/|titolo=The Magdalen Papyrus P64: possibly the earliest known fragments of the New Testament (or of a book!)|lingua=en|accesso=10 gennaio 2020}}
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