Vittorio Ballio Morpurgo: differenze tra le versioni
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Tra il [[1934]] e il [[1940]] si cimentò nella realizzazione del [[Museo delle navi romane di Nemi]], costituito da due corpi rettangolari uguali uniti da una galleria centrale, con struttura a doppia serie di archi. Il modello fu poi ripreso nei palazzi [[INA Assitalia|INA]] dell'Aquila e nella casa della Confederazione fascista degli agricoltori di [[Latina|Littoria]] ([[1938]]).
Nel [[1938]] gli viene commissionata la sistemazione urbana di [[piazza Augusto Imperatore]] a Roma compresa la progettazione della teca di vetro che avrebbe contenuto l'[[Ara Pacis]]. Nel [[2003]] il padiglione è stato sostituito dal [[Museo dell'Ara Pacis]], opera dell'architetto americano [[Richard Meier]].
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Collaborò poi con il Piacentini in [[Brasile]] per conto di Francesco Matarazzo. A [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]] realizzarono il palazzo IRFM ([[1935]]-[[1939|39]]), mentre i progetti dell'[[Università Federale di Rio de Janeiro]] e per l'[[Universidade de São Paulo|Universidade comercial conde Francisco Matarazzo]] a San Paolo rimasero sulla carta.
L'emanazione delle [[leggi razziali fasciste]] non
Nel [[1947]], assunse il doppio cognome Ballio Morpurgo. Nel [[secondo dopoguerra]] fu attivo principalmente all'estero: lavorò in Brasile, ad [[Haiti]] per l'[[Esposizione internazionale]] ([[1948]]-[[1949|49]]), a [[L'Avana]] e a [[Buenos Aires]] progettò quartieri residenziali. A Malta, con Piacentini partecipò al concorso per la ricostruzione del teatro dell'Opera a [[La Valletta]] ([[1953]]-[[1954|54]]).
[[File:Chiesa san nicola cosenza.jpg|thumb|La chiesa di San Nicola a Cosenza.]]
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Architettura|biografie|fascismo|Roma}}
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Ebrei italiani]]
[[Categoria:Personalità dell'Italia fascista]]
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