Discussione:Inceneritore: differenze tra le versioni

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Michele Bini (discussione | contributi)
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: Non sono un'esperto ma bruciare materiale non fossile ha come risultato un bilancio di emissione di CO<sub>2</sub> neutro, mentre bruciare materiale fossile è come immettere "nuova" CO<sub>2</sub> nell'atmosfera, quindi hai un bilancio di emissione positivo (cioé la CO<sub>2</sub> nell'atmosfera aumenta). Inoltre si riduce l'emissione del metano in atmosfera, che è un gas molto più dannoso per l'effetto serra del CO<sub>2</sub>. Infatti la fermentazione dei rifiuti organici produce metano, bruciando questi rifiuti questo metano non viene prodotto. Perció il bilancio positivo sull'impatto ambientale dei termovalorizzatori è indiscutibile.--[[Utente:Wizard|Wizard]] 13:07, Ago 24, 2005 (CEST)
 
:: Da quello che ne so il metano viene prodotto principalmente dalla fermentazione in ambiente anaerobico di sostanze organiche di origine biologica. Nel caso dei rifiuti solidi urbani compattati potrebbe verificarsi una scarsità di ossigenazione e quindi una maggiore produzione di biogas. La dispersione o il recupero di tale biogas possono avvenire indipendentemente dal fatto che i rifiuti vengano portati o no all'inceneritore.
:: Sulla questione della riduzione delle emissioni di anidride carbonica la tesi dell'articolo non mi convince ancora. È fuor di dubbio che a parità di energia prodotta le centrali termoelettriche hanno emissioni di gas serra minori dei termovalorizzatori. I microorganismi con i loro enzimi riescono a metabolizzare e ad ossidare in maniera più o meno completa solo una parte del materiale organico presente nei rifiuti (principalmente, ma non del tutto, quello di origine biologica), mentre la ossidazione ad alta temperatura che avviene nei termovalorizzatori è pressoché completa. [[Utente:Michele Bini|Michele Bini]] 00:19, Ago 25, 2005 (CEST)
 
==Dubbi sul'NPOV dell'articolo==
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