Le mani sulla città: differenze tra le versioni

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|scenografo = [[Angelo Canevari]]
}}{{Citazione|Il denaro non è un'automobile, che la tieni ferma in un garage: è come un cavallo, deve mangiare tutti i giorni.|Edoardo Nottola, rivolto a Maglione.}}
'''''Le mani sulla città''''' è un [[film drammatico]] [[italia]]no del [[1963]] diretto da [[Francesco Rosi]]. Film di impegno civile, è una spietata denuncia della [[corruzione]] e della [[speculazione edilizia]] dell'[[Italia]] degli [[anni 1960|anni sessanta]]<ref name="Lauro">Gaetano Fusco, ''Le mani sullo schermo. Il cinema secondo Achille Lauro'', Napoli, Liguori, 2006, pp.73-74.</ref>.
 
Significativa è la [[Tagline|didascalia]] del film che recita: «I personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce.»
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== Trama ==
{{dx|[[File:MANISULLACITTA1 .jpg|thumb|upright=1.1|Rod Steiger nella parte del costruttore Nottola]]}}
[[Napoli]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/le-mani-sulla-citta_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/ Le mani sulla città in Enciclopedia del Cinema Treccani]</ref>. Edoardo Nottola, abbiente e spregiudicato [[Edilizia|costruttore edile]] e [[consigliere comunale]] nelle file di un partito della [[Destra (politica)|destra]] al governo della città (riferimento al [[Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica]] di [[Achille Lauro]]<ref>{{cita libro | nome name= Gaetano | cognome = Fusco | titolo = Le mani sullo schermo. Il cinema secondo Achille "Lauro | anno = 2006 | pagina = 73 }}<"/ref>) illustra ai suoi collaboratori il nuovo progetto di espansione edilizia voluto dalla giunta comunale in contrasto con quanto prevede il piano regolatore. Nel frattempo, però, i lavori dell'impresa di Nottola in un quartiere popolare provocano il crollo di un palazzo, in cui due persone muoiono e un bambino perde le gambe: tale incidente provoca le proteste del consigliere comunale De Vita che, a nome dei partiti d'opposizione, chiede l'istituzione di una commissione d'inchiesta che indaghi sulla [[speculazione edilizia]] in città, i cui lavori però finiranno in un nulla di fatto.
 
Nottola non è soddisfatto, perché il clamore legato agli eventi del crollo rischiano di intralciare i suoi affari e chiede allora al suo capogruppo Maglione di mettere tutto a tacere e gli propone di dichiarare pericolante la zona dove è avvenuto il crollo. L’ordine di sgombero degli abitanti provoca dure contestazioni e uno scontro acceso tra De Vita e Nottola. Preoccupato degli effetti che questi fatti potrebbero avere sulle imminenti elezioni, Maglione cerca di obbligare Nottola a non candidarsi, ma ciò vanificherebbe il progetto del consigliere-costruttore di diventare assessore all'edilizia. Così Nottola convince alcuni consiglieri ad abbandonare il gruppo di destra e a candidarsi con lui nelle liste di centro guidate dal professor De Angelis, che ottiene un ottimo risultato elettorale.