Hvis lyset tar oss: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 77:
''Hvis lyset tar oss'' è stato descritto nelle recensioni come un classico black metal<ref name="sputnik_rev">{Cita web|url=http://www.sputnikmusic.com/album.php?albumid=956|titel=Burzum Hvis Lyset Tar Oss|autor=Channing Freeman|datum=2006-12-17|zugriff=2009-12-21|sprache=en}}</ref> e una pietra miliare di questo genere musicale<ref name="metal1info_review">{{Cita web|werk=Metal1.info|url=http://www.metal1.info/reviews/reviews.php?rev_id=584|titel=CD-Review: Burzum - Hvis Lyset tar oss|zugriff=2009-12-21|offline=|archiv-url=https://web.archive.org/web/20121030114352/http://www.metal1.info/reviews/reviews.php?rev_id=584|archiv-datum=2012-10-30|archiv-bot=2018-04-15 12:26:50 InternetArchiveBot}}</ref>, mentre la traccia d'apertura ''Det som en gang var'' è stata definita "un'epopea black metal".<ref name="Rockhard_25bmalben">{{Literatur|Autor=Wolf-Rüdiger Mühlmann|Titel=Burzum|TitelErg=Hvis Lyset Tar Oss|Sammelwerk=[[Rock Hard (periodico)|Rock Hard]]|Nummer=269|Seiten=97|Monat=Oktober|Jahr=2009|ISSN=1437-8140}}</ref> Il recensore Channing Freeman di sputnikmusic ha scritto a proposito di ''Hvis lyset tar oss'': "''Hvis lyset tar oss'' mostra il genere nella sua forma più pura. Mentre band come gli [[Ulver]] hanno portato alla gente una musica con un suono più leggero e ispirato, con passaggi acustici e vocalmente puliti, Vikernes ha scelto una strada più dura, senza compromessi. I primi tre brani di questo album sono alcune delle canzoni più brutali e inconciliabili che io abbia mai ascoltato".<ref name=sputnikmusic>Freeman, Channing (2006-12-17). [https://www.sputnikmusic.com/review/10335/Burzum-Hvis-Lyset-Tar-Oss/ "Review: Burzum - Hvis Lyset Tar Oss"]. [[Sputnikmusic]].</ref>
Lo stesso Vikernes dichiarò che l'album era il suo preferito tra quelli di Burzum: «Questo album è il primo in cui ho suonato musica, invece di suonare solo strumenti diversi... ».<ref>Varg Vikernes, intervista a Chris Mitchell di ''Metal Crypt E'Zine'', 2005</ref> Per lui il disco rappresentava la "
Dopo aver ignorato Burzum per anni a causa dell'ideologia di Vikernes e dell'omicidio di [[Euronymous|Øystein "Euronymous" Aarseth]], la rivista rock tedesca ''[[Rock Hard (periodico)|Rock Hard]]'' ha classificato l'album al quinto posto tra i "25 album black metal più importanti di tutti i tempi". Il redattore Wolf-Rüdiger Mühlmann ha descritto la canzone ''Det som engang var'' come "l'epopea black metal più triste, persa, misantropica e senza speranza di tutti i tempi" e l'album come "pioniere (involontario) del cosiddetto black metal suicida".
| |||