Macromedia FreeHand: differenze tra le versioni
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FreeHand veniva utilizzato in studi grafici, [[tipografia|tipografie]], agenzie pubblicitarie o di ''[[Disegno industriale|design]]'', sia per il disegno che per la creazione di brevi pubblicazioni, come opuscoli, volantini o semplici periodici.<ref>{{Cita web|url=http://freefreehand.org/ffh_newsletter12.html|titolo=Who Uses FreeHand?|data=7 maggio 2011|lingua=en|accesso=13 gennaio 2018|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110507065512/http://freefreehand.org/ffh_newsletter12.html|dataarchivio=7 maggio 2011}}</ref>
Tra i punti forti dell'interfaccia, che era nettamente
Non era particolarmente usato nel campo del disegno artistico e dell'[[impaginazione]] di libri e riviste a molte pagine, campi in cui era possibile trovare [[software]] più adatti: due esempi erano, rispettivamente, [[Adobe PageMaker]] e [[QuarkXPress]] e successivamente Adobe Indesign che riprende da Freehand alcune peculiarità e ne è in parte erede nel campo dei software impaginatori. Anche la gestione degli effetti di trasparenza risultava datata, in particolare abbinati all'uso di tinte piatte, se rapportata a successive versioni di applicativi come [[Adobe Illustrator]]: l'esportazione in formato [[PDF]] non consentiva infatti versioni Acrobat superiori alla 1.3
== Note ==
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