Utente:Vamatia19/Daniel Dennett: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Modifiche varie |
Aggiunta citazione per correzione |
||
Riga 130:
Ha anche scritto e sostenuto la nozione di [[memetica]] come strumento filosoficamente utile, più recentemente nel suo "Brains, Computers and Minds", una presentazione in tre parti attraverso la Distinguished Lecture Series di MBB 2009 di Harvard.
Dennett è stato critico nei confronti del [[Postmodernismo|postmoderno]], dopo aver detto: <blockquote> Il postmodernismo, la scuola di "pensiero" che proclamava "Non ci sono verità, solo interpretazioni" si è ampiamente svolto nell'assurdità, ma ha lasciato dietro di sé una generazione di accademici nelle discipline umanistiche disabilitati dalla loro sfiducia sull'idea stessa della verità e la loro mancanza di rispetto per le prove, accontentandosi di "conversazioni" in cui nessuno ha torto e nulla può essere confermato, affermato solo con qualsiasi stile tu possa raccogliere. <ref>
Dennett si propone come critico del pensiero di [[Quine]], anche se l'atteggiamento per il quale il filosofo dovrebbe rendersi interprete e suggeritore di nuovi metodi di indagine scientifica rimane legata alla filosofia di quello che potrebbe considerarsi alla base del pensiero di entrambi. Rimane legato all'idea che il filosofo dovrebbe fornire il materiale per testare eventuali [[teorie scientifiche]] e proporre [[modelli empirici]], anche se non ha mai avuto modo di lavorare in questo senso. Anche se il suo pensiero si è allontanato molto da quello della filosofia analitica di Quine, che si era data il compito di trasformare il pensiero filosofico secondo i modelli più rigorosi della logica e del pensiero matematico.
|