Val di Foro: differenze tra le versioni

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La zona fu frequentata dai romani sino al VI secolo d.C., come testimoniano i reperti di tradizione gotico-bizantina, conservati nel Museo dell'Abruzzo Bizantino Altomedievale del [[castello ducale di Crecchio]].
[[File:Bucchianico da Vacri - panoramio.jpg|thumb|300pxupright=1.4|Bucchianico vista da Vacri]]
=== Periodo Medievale ===
Nel V-VI secolo, come detto, le comunità a mare di Ortona, Francavilla e le realtà nelle immediate vicinanze come Fara Filiorum Petri, Crecchio, furono occupate dai bizantini e poi dai longobardi. Si frequentarono varie invasioni nel IX-X secolo da parte dei Saraceni e degli Ungari, sicché le comunità si spostarono a ritroso verso la Majella, realizzando dei piccoli agglomerati fortificati, come Pretoro, Rapino, Tollo. Ortona e Francavilla continuarono a esercitare il loro ruolo di città marittime, preso Ortona nel VI secolo si dotò di una diocesi, che nel X secolo dipendeva da quella di Chieti. Nel 1073 vi si combatté la battaglia tra il conte Trasmondo III di Chieti e l'esercito dei Normanni, che segnò l'entrata di questi ultimi nella valle del Foro.
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Miglianico, e altri piccoli centri quali Orsogna, Tollo, Arielli e Francavilla al Mare, nel 1943 furono inevitabilmente coinvolti nella seconda guerra mondiale. Miglianico insieme a Francavilla figura nella cosiddetta "battaglia del Foro" (12 settembre-22 dicembre 1943), così chiamata per il fiume che sfocia tra Ortona e Francavilla. Miglianico fu occupata dai tedeschi, il presidio militare fu il castello Masci e il Municipio, che subì dei bombardamenti alleati, insieme alla vicina Tollo, mentre i nazisti rastrellavano gli uomini per completare le opere di fortificazione delle linee difensive, contro la fanteria e i carri dell'VIII Armata.
[[File:Michetti - View of Francavilla al Mare - L'Illustrazione Italiana - 1877.jpg|thumb|380pxupright=1.7|Francavilla in un'illustrazione di Francecso Paolo Michetti del 1877]]
Dei giovani volontari, insieme a quelli di Francavilla, costituirono una banda di patrioti per ribellarsi alla presenza tedesca, ma la scarsezza di armi e la mala organizzazione militare, fece sì che la banda comandata da Rocco Angelucci, già in dicembre 1943 venisse sciolta, ciò rappresenta un primo tentativo serio dei cittadini di ribellione all'oppressore, prima della costituzione nel gennaio 1944 della Brigata Maiella di Ettore Troilo. In Miglianico, il luogo di battaglia fu contrada Caramanico, con la distruzione della chiesa di Santa Maria delle Piane e il danneggiamento della chiesetta di San Pasquale. Il 22 dicembre ci fu lo scontro allo sbocco del Foro a Francavilla per impedire l'imbarco dei prigionieri, nello stesso giorno in contrada Piane San Pantaleone avveniva un altro scontro contro i nazisti. La battaglia durò l'intero giorno, 9 partigiani dei 50 impiegati morirono. Nei primi giorni di gennaio del 1944, i tedeschi ordinarono la rappresaglia a Miglianico e Francavilla, prelevando anche innocenti e giustiziandoli senza processo.