Presto con fuoco: differenze tra le versioni

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Nel 1978, un pianista italiano di fama mondiale si rifugia a [[Parigi]], dopo un incidente che lo ha messo in urto con il suo Paese. Vive in una splendida dimora, dai finestroni altissimi che gli permettono di sentirsi più vicino al cielo che alla terra. Frequenta solo il proprio accordatore e studia per l'incisione dei [[Preludio|Preludi]] di [[Claude Debussy]]. A volte passa la serata in un caffè, leggendo [[Gérard de Nerval]].
 
Una sera, viene avvicinato da un profugo russo che mostra di conoscerlo bene: il russo dichiara di averlo sentito suonare a [[Mosca (Russia)|Mosca]] e [[Leningrado]] e che ha sempre cercato di incontrarlo, senza successo, perché avrebbe una cosa preziosa da affidargli. Si tratta di un manoscritto inedito di [[Fryderyk Chopin]], una versione della [[Ballata n. 4 (Chopin)|Ballata n. 4 in fa minore op. 52]], in cui la conclusione del brano, la coda, è stata cambiata rispetto a quanto dato alle stampe dallo stesso Chopin.
 
La prospettiva di ricevere un simile manoscritto innesca nel pianista un ribollire di pensieri in cui le ricerche musicologiche si mischiano alle vicende della sua vita passata e presente. Oltre ai molteplici ricordi di famiglia, di esperienze fatte attraverso l'interpretazione di alcuni autori da lui privilegiati, si aggiunge una sorta di innamoramento per una giovane parigina che, divenuta per breve tempo sua amante, egli chiama col nome di Solange e anche ''Donna col cappello'', come un quadro di [[Eugene Delacroix]], amico fedele di Chopin.