Lippo Memmi: differenze tra le versioni
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== Biografia e opere ==
=== La formazione ===
La sua formazione avvenne nella bottega del padre, [[Memmo di Filippuccio]], pittore di origine senese, a [[San Gimignano]]. Ben presto dovette accostarsi a [[Simone Martini]], probabilmente conosciuto quando Simone fu a San Gimignano in occasione della realizzazione di una ''Madonna'', di cui resta la sola testa, nella [[chiesa di San Lorenzo al Ponte]] ([[1310]] ca.); da questo incontro scaturì forse la collaborazione di Lippo come apprendista alla realizzazione ad affresco della ''Maestà'' del Palazzo Pubblico di [[Siena]], che Simone dipinse nel [[1315]] (e che poi restaurò nel 1321).
Databili in questa fase giovanile di Lippo sono alcuni brani di affreschi sopravvissuti alle distruzioni barocche nella [[chiesa di Sant'Agostino (San Gimignano)|chiesa di Sant'Agostino]] a [[San Gimignano]]: vi sono una ''Madonna del latte'' e alcune figure di santi.
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Assieme al Martini nel [[1333]] dipinse uno dei capolavori gotici del [[XIV secolo]], l<nowiki>'</nowiki>''[[Annunciazione (Simone Martini)|Annunciazione]]'' (ora conservata agli [[Uffizi]]), in cui già traspare l'aristocratica finezza e delicatezza che porterà [[Siena]] ed i suoi pittori ad essere uno dei massimi centri europei del [[Gotico Internazionale]].
Successivamente realizza un ''Trionfo di San Tommaso d'Aquino'' per il Convento di Santa Caterina a [[Pisa]], dove tutt'oggi si trova. Questo Convento godeva di enorme considerazione tra Due e Trecento ed era uno dei centri culturali più prestigiosi dell'Ordine domenicano grazie all'importante ''studium'' la cui istituzione veniva ricondotta allo stesso [[san Tommaso d'Aquino]]. Il Santo è raffigurato al centro della scena, seduto in gloria, mentre mostra un testo con l'incipit della sua ''Summa contra gentiles''.
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{{quote|A San Gimignano di Valdelsa, (Barna Sanese) lavorò a fresco nella pieve storie del Testamento Vecchio, le quali appresso il fine avendo già condotte, stranamente da 'l ponte a terra cadendo, talmente dentro si pestò e si infranse sì sconciamente, che in spazio di due giorni, con maggior danno dell'arte che suo che a miglior luogo se ne andava, di questa a l'altra vita passò. E nella pieve predetta i Sangimignanesi, onorandolo molto nelle esequie, diedero al corpo suo onorata sepoltura, (...), e gli fu poi fatto questo epitaffio:
BERNARDO SENENSI PICTORI IN PRIMIS ILLVSTRI QVI DVM NATVRAM DILIGENTIVS IMITATVR QVAM VITAE SVAE CONSVLIT DE TABVLATO CONCIDENS DIEM SVVM OBIIT GEMINIANENSES HOMINIS DE SE OPTIME MERITI VICEM DOLENTES POSVERVNT.
Furono le opere del Berna Sanese nel MCCCLXXXI.|Giorgio Vasari, ''Le Vite''}}
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=== Alla corte papale di Avignone e rientro a Siena ===
Alcuni sostengono che Lippo seguì il Martini alla corte papale di [[Avignone]] e che col fratello Tederico firmò nel [[1347]] un dipinto perduto per la chiesa dei francescani di quella città. È però più probabile che l'opera fosse stata realizzata a Siena e che venisse in seguito inviata ad Avignone, infatti nel novembre di quello stesso anno Lippo è attestato nella città toscana.
Un'iscrizione mutila ricordata da antiche fonti senesi riportava la data [[1450]] nell'affresco con ''Madonna, il Bambino, un angelo e i santi Paolo, Pietro, Domenico'' nel chiostro della [[chiesa di San Domenico (Siena)|chiesa di San Domenico]] a [[Siena]] ed oggi alla [[Pinacoteca Nazionale (Siena)|Pinacoteca Nazionale]] della città.
A Siena eseguì diverse altre opere fino alla morte che avvenne nel [[1356]].
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== Bibliografia ==
* Henry S. Francis, ''A Sienese "Madonna and Child" by Lippo Memmi'', in: "The bulletin of the Cleveland Museum of Art", XL, 1953, pp.
* Gertrude Coor, ''Two unknown paintings by the Master of the Glorification of St. Thomas and some closely related works'', in: "Pantheon", XIX, 1961, pp.
* [[Enzo Carli (storico dell'arte)|Enzo Carli]], ''Ancora dei Memmi a San Gimignano'', in: "Paragone. Arte", XIV, 1963, pp.
* Luisa Vertova, ''Lippo Vanni versus Lippo Memmi'', in: "[[The Burlington Magazine]]", CXII, 1970, pp.
* Michael Mallory, ''An altarpiece by Lippo Memmi reconsidered'', in: "Metropolitan Museum journal", IX, 1974, pp.
* Antonio Caleca, ''Tre polittici di Lippo Memmi, un'ipotesi sul Barna e la bottega di Simone di Lippo'', in "Critica d'arte", XLI, 1976, pp.
* Millard Meiss, ''Notes on a dated diptych by Lippo Memmi'', in: ''Scritti di storia dell'arte in onore di Ugo Procacci'', Electa, Milano 1977, pp.
* Francesco Gigli, ''Il restauro della "Maestà" di Lippo Memmi'', in "Miscellanea storica della Valdelsa: periodico della Società storica della Valdelsa", LXXXV, n. 1 (genn.-apr. 1981), pp.
* Joseph Polzer, ''A contribution to the early chronology of Lippo Memmi'', in ''La pittura nel XIV e XV secolo: il contributo dell'analisi tecnica alla storia dell'arte'', Atti del XXIV Congresso Internazionale di Storia dell'Arte, a cura di Henk W. van Os e J.R.J. van Asperen de Boer (C.I.H.A., Comité International d'Histoire de l'Art), Bologna 1983, pp.
* ''Simone Martini e "chompagni"'', catalogo a cura di Alessandro Bagnoli e Luciano Bellosi, Centro Di, Firenze 1985.
* Alessandro Conti, ''Simone Martini e 'Chompagni': Siena, Pinacoteca Nazionale, 27 marzo - 31 ottobre 1985'', in: "Bollettino d'arte", 6. Ser. 71., 1986, 35/36, pp.
* Maria Teresa Leoni, Carlo L. Ragghianti e Valerio Zanobini, ''L'Annunciazione di Simone Martini e Lippo Memmi'', in "Critica d'arte", XLIX, 1984, n.3, pp.
* Gaudenz Freuler, ''Lippo Memmi's New Testament cycle in the Collegiata in San Gimignano'', in "Arte cristiana", N.S., LXXIV, 1986, pp.
* Miklós Boskovits, ''Sul trittico di Simone Martini e di Lippo Memmi'', in "Arte cristiana", N.S., LXXIV, 1986, p.
* Marie-Luise Keller-Gruhne, ''Beobachtungen zur "Madonna dei Raccomandati" Lippo Memmis im Dom von Orvieto'', in ''Festschrift für Hartmut Biermann'', hrsg. von Christoph Andreas, Maraike Bückling und Roland Dorn, Weinheim 1990, pp.
* Helmut Philipp Riedl, ''Das Maestà-Bild in der Sieneser Malerei des Trecento unter besonderer Berücksichtigung der Darstellung im Palazzo Comunale von San Gimignano'', Wasmuth, Tübingen 1991.
* Franz Hofmann, ''Des Freskenzyklus des Neuen Testaments in der Collegiata von San Gimignano: ein herausragendes Beispiel italianischer Wandmalerei zur Mitte des Trecento'', ("Beitrage zur Kunstwissenschaft", 65), Munchen 1996.
* Joseph Polzer, ''A Sienese painting in the Gemäldegalerie, Berlin'', in "Jahrbuch der Berliner Museen", N.F., XLI, 1999, pp.
* Luciano Bellosi, ''La "Maestà" di Lippo Memmi nel Palazzo Comunale di San Gimignano'', in ''"I vivi parean vivi": scritti di storia dell'arte italiana del Duecento e del Trecento'', (= Prospettiva, CXXI-CXXIV, 2006). Centro Di, Firenze 2006, pp.
* Marianne Lonjon, ''Précisations sur la provenance du retable dit "de Colle di Val d'Elsa" de Lippo Memmi'', in: "La revue des musées de France", LVI, 2006, 2, pp.
* Sabina Spannocchi, ''Simone Martini e "chompagni" a San Gimignano'', in: ''La terra dei musei: paesaggio, arte, storia del territorio senese'', a cura di Tommaso Detti, Monte dei Paschi di Siena, Giunti, Firenze 2006, pp.
* Sabina Spannocchi, ''Lippo e Tederigo Memmi'', in ''La Collegiata di San Gimignano'', 2. ''L'architettura, i cicli pittorici murali e i loro restauri'', a cura di Alessandro Bagnoli. Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Siena 2007, p.
* Ada Labriola, ''Simone Martini e la [[pittura gotica]] a Siena'', collana "I grandi maestri dell'arte; 19), Il Sole 24 Ore E-ducation.it, Firenze 2008, pp.
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