Leggi razziali fasciste: differenze tra le versioni

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Le leggi razziali sono state abrogate con i regi decreti-legge nn. 25 e 26 del 20 gennaio 1944.
 
=== Professori universitari cacciati per effetto delle leggi razziali ===marinajjj
Furono 96 i professori universitari italiani di ruolo identificati come ebrei e sospesi dal servizio a decorrere dal 16 ottobre 1938, secondo il R.D.L. 5.IX.1938, n. 1390, e poi dispensati a decorrere da 14 dicembre 1938, secondo il R.D.L. 15. XI. 1938, n. 1779.<ref>L'elenco completo è riportato in ''1938: Leggi razziali. Una tragedia italiana'' (Gangemi Ed., Roma, 1998), pp. 137-139; cf. Domenico Mirri e Stefano Arieti (a cura di), ''La cattedra negata: dal giuramento di fedeltà al fascismo alle leggi razziali nell'Università di Bologna'' (Clueb, Bologna, 2002); Ugo Caffaz (a cura di), ''Discriminazione e persecuzione degli ebrei nell'Italia fascista'' (Consiglio regionale della Toscana, Firenze, 1988).</ref> L'elenco originariamente redatto dalle autorità fasciste ne conteneva 99, ma per tre di essi fu accolto il ricorso che ne comprovava l'esenzione sulla base delle eccezioni vigenti.<ref>Si tratta dei prof. [[Giorgio De Semo Pacifico]], ordinario di Diritto commerciale all'[[Università di Firenze]], [[Attilio Gentili]], ordinario di clinica ostetrica e ginecologica dell'[[Università di Pisa]], e [[Walter Bigiavi]], ordinario di Diritto commerciale dell'[[Università di Parma]]. Vedi [http://www.naturalmentescienza.it/ipertesti/memoria/ordinari.htm A Cinquant'anni dalle Leggi Razziali]</ref>. Per molti l'espatrio - affrontato in circostanze difficili e spesso avventurose - rappresentò l'unica possibilità di proseguire la carriera accademica, negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Sudamerica o in Israele. Per coloro che restarono in Italia ci furono da affrontare gli anni drammatici della guerra e dell'[[Olocausto]]. [[Tullio Levi Civita]] e [[Roberto Almagià]] trovarono lavoro e rifugio in [[Vaticano]]<ref>Valerio De Cesaris "Vaticano, fascismo e questione razziale" Guerini e associati 2010 - 9788862501651</ref>. Per altri la salvezza fu rappresentata dall'espatrio clandestino in [[Svizzera]] o dall'ospitalità di amici e istituti religiosi. [[Renzo Fubini]], [[Leone Maurizio Padoa]] e [[Ciro Ravenna]], deportati, periranno ad [[Auschwitz]] nel 1944. [[Edoardo Volterra]] e [[Mario Attilio Levi]] si unirono alla [[Resistenza italiana|Resistenza]], entrambi insigniti di Medaglia d'argento al valor militare. Negli Stati Uniti, [[Emilio Segrè]] e [[Bruno Rossi]] collaborarono con [[Enrico Fermi]] al [[Progetto Manhattan]]. Alla fine, solo 28 dei 96 professori epurati ripresero servizio nel 1946.<ref>Giuseppe Acerbi, ''Le leggi antiebraiche e razziali italiane ed il ceto dei giuristi'' (Giuffrè Editore, 2011), p.196. Gli studi più completi sull'argomento sono quelli di Roberto Finzi, "Da perseguitati a 'usurpatori': per una storia della reintegrazione dei docenti ebrei nelle università italiane", in Michele Sarfatti, ''Il ritorno alla vita: vicende e diritti degli ebrei in Italia dopo la seconda guerra mondiale'' (Firenze, Giuntina, 1998); e Francesca Pelini, "Appunti per una storia della reintegrazione dei professori universitari perseguitati per motivi razziali", in Ilaria Pavan e Guri Schwarz (a cura di), ''Gli ebrei in Italia tra persecuzione fascista e reintegrazione postbellica'' (Giuntina, Firenze, 2001); vedi anche M. Toscano, ''L'abrogazione delle leggi razziali in Italia (1943-1987). Reintegrazione dei diritti dei cittadini e ritorno ai valori del Risorgimento'' (Edizioni del Senato della Repubblica, Roma 1988).</ref>
 
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[[Università degli Studi di Napoli "Parthenope"|Istituto Superiore Navale di Napoli]]:
*[[Alessandro Graziani]], ordinario di Diritto marittimo.
 
 
== Note ==