Grumman A-6 Intruder: differenze tra le versioni

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La [[fusoliera]] era massiccia, con un muso molto grosso e pesante che ospitava avionica e equipaggio, la parte centrale con serbatoi di carburante e i due motori affiancati, mentre il cono di coda era rastremato, terminando con dei piani convenzionali, sia orizzontali che verticali, entrambi assicurati alla fusoliera.
 
L'[[ala (aeronautica)|ala]] aveva una freccia moderata, 25 gradi, che l'ampia [[corda alare|corda]] sembra quasi dare l'impressione che siano ancor meno, con una struttura multilongherone e una posizione alta, che dà alla capacità di carico utile un grande spazio, nonostante la ridotta [[apertura alare|apertura]], per essere esercitata appieno. A metà della sua apertura è presente un meccanismo di ripiegamento delle ali, basato su di una cerniera ad apertura verticale. Le superfici di controllo comprendono un bordo d'attacco a curvatura variabile grazie ad un'aletta abbassabile, e [[ipersostentatore|ipersostentatori]] semi-[[Ipersostentatore a scorrimento|Fowler]] su quello d'uscita. Parte degli ipersostentatori ha una funzione anche di [[Alettone (aeronautica)|alettoni]] ([[flaperon]]) mentre verso le estremità alari vi sono due [[Aerofreno|aerofreni]] a spacco, che ad un certo punto sono stati introdotti al posto di quelli di fusoliera, in seguito disattivati (a partire dal 311°º esemplare).
 
L'[[abitacolo (aeronautica)|abitacolo]] è di grandi dimensioni, e nonostante i posti affiancati offre una elevata comodità. La mancanza del requisito di dover ridurre drasticamente la sezione frontale, come in macchine supersoniche analoghe, ha consentito di dare ai piloti un abitacolo che è certamente il più spazioso e confortevole della categoria interdittori-bombardieri leggeri. Il campo visivo, grazie alla posizione elevata, è eccellente, anche se ovviamente limitato dalla disposizione a posti affiancati.
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L'Intruder venne usato estensivamente durante la guerra del Vietnam, durante la quale eseguì bombardamenti sia ad alta che a bassa quota, a seconda se stesse colpendo il Sud o il Nord. La prima missione venne eseguita da 12 macchine del ''VA-75'' già nel luglio [[1965]]. Circa una sessantina di velivoli andarono perduti, inclusi due che vennero sorpresi da J-6 cinesi, ed abbattuti senza scampo data la differenza di prestazioni e velocità, nonché la mancanza in quella missione di armi aria-aria.
 
È sorprendente che un tale apparecchio, disponibile praticamente fin dall'inizio del conflitto, ebbe una parte tanto poco ricordata, anche se non poteva certo cambiare l'esito finale della guerra da dolo, sebbene fosse potente e difficilmente intercettabile per le pur fortissime difese antiaeree nord vietnamite. Esso eseguì sicuramente migliaia di missioni operative, spesso con carichi superiori a 5 tonnellate. Differentemente da macchine come il [[Panavia Tornado]], l'Intruder aveva gran parte (se non tutto) del carburante in serbatoi interni, oltre agli apparati ECM; pertanto le sue capacità di carico pratiche non erano molto inficiate da altri carichi. I pochi punti d'aggancio potevano trasportare due triplette di bombe in tandem l'uno, e carichi di 18-24 Mk.82 erano tutt'altro che rari. Bisogna dire che la macchina non aveva un sistema di pilotaggio "senza mani" come i successivi interdittori quali l'F-111, per cui esso tendeva a volare, in condizioni notturne, ad una quota maggiore, che lo rendeva sensibilmente più vulnerabile. Una delle cose notevoli dell'Intruder, probabilmente dovuta alla sua fusoliera "a goccia allungata", con la parte poppiera molto rastremata, era la possibilità di superare la velocità del suono, nonostante la debolezza dell'apparato motore, ma la sua velocità tipica in crociera era di circa 740 km/h, un valore molto basso. Vennero eseguite anche missioni di disturbo ECM e di attacco con missili anti-radar.
 
Passata la guerra in estremo oriente, venne impiegato in altri conflitti, come l'attacco su obiettivi in Libano del [[1983]], quando uno degli aerei venne abbattuto durante un volo a media quota, scelta tattica per limitare i rischi della contraerea leggera. Poi vennero usati con successo nell'attacco alla Libia nel [[1986]] ([[operazione Attain Document]]), quando attaccarono con missili e bombe alcune navi libiche distruggendone alcune e danneggiandone altre, e poi distrussero alcuni aerei sulla base di Bengasi. La tensione estrema che ne derivò venne stemperata dalla catastrofe di Chernobyl, di poco successiva.