Mauro Checcoli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: i simboli corretti degli ordinali sono º e ª
Riga 45:
== Attività sportiva ==
Inizia a praticare equitazione a 11 anni, nel 1954, presso il G.E.SE. di Bologna, di cui ha la tessera da oltre sessant'anni. Contemporaneamente, negli anni giovanili, pratica scherma, atletica (è stato campione regionale giovanile di salto in lungo) e pallacanestro (Moto Morini Bologna, arrivando anche alla [[Serie A (pallacanestro maschile)|serie A]]). A diciannove anni viene selezionato per la squadra nazionale di [[Concorso completo]] e sotto la guida del Marchese Mangilli partecipa alle [[Giochi della XVIII Olimpiade|Olimpiadi di Tokyo 1964]] su Surbean vincendo la medaglia d'oro individuale e, con [[Paolo Angioni]], [[Giuseppe Ravano]] e [[Alessandro Argenton]], anche quella a squadre. Nel 1966 è campione italiano.
Partecipa anche alle [[Giochi della XIX Olimpiade|Olimpiadi del Messico nel ’68]], ma non termina la gara a causa di un uragano tropicale che stravolge la regolarità della gara. Si prepara anche per [[Giochi della XX Olimpiade|Monaco 1972]], ma perde Rosario, cavallo assai competitivo, poche settimane prima per un incidente di scuderia; il compagno di squadra Alessandro Argenton vince l'argento individuale con Woodland, che era stato terzo dietro a Rosario, montato da Mauro Checcoli all'ultima gara internazionale in Svizzera. Torna, ancora con Mangilli, alle Olimpiadi nel 1984 con Spey Cast Boy; dopo il cross è 5°º individuale; commette un errore rocambolesco all'ultimo ostacolo della terza gara ed è settimo assoluto, mancando per un soffio un'altra medaglia dopo venti anni dalla prima.
Ultima gara importante sono i Campionati Europei a Burghley (Gran Bretagna) nel 1985 ed è il migliore degli italiani in gara, decimo, sempre con Spey Cast Boy.