Arduino Matassini: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Figlio di Vittorio<ref>''Annuario della R. Scuola di Ingegneria di Pisa per l’A.A. 1926-1927'', Pisa, 1927, p. 101.</ref>, Matassini nacque a Firenze nel 1894. Nel [[1920]] si laureò in ingegneria presso l’[[Università di Pisa|ateneo pisano]]<ref> G. Isola, M. Cozzi, F. Nuti e G. Carapelli, ''Edilizia in Toscana fra le due guerre'', Firenze, 1994, p. 229.</ref>; fu attivo soprattutto a [[Firenze]] come progettista. ▼
===Formazione===
Tra il [[1924]] e il [[1941]] progettò oltre una trentina di edifici nella zona di [[Legnaia]] e [[Porta Romana (Firenze) |Porta Romana]].<ref> ''”La Nazione”'', 25 ottobre 1928.</ref>▼
▲Figlio di Vittorio<ref>''Annuario della R. Scuola di Ingegneria di Pisa per l’A.A. 1926-1927'', Pisa, 1927, p. 101.</ref>, Matassini nacque a Firenze nel 1894. Nel [[1920]] si laureò in ingegneria presso l’[[Università di Pisa|ateneo pisano]]<ref> G. Isola, M. Cozzi, F. Nuti e G. Carapelli, ''Edilizia in Toscana fra le due guerre'', Firenze, 1994, p. 229.</ref>; fu attivo soprattutto a [[Firenze]] come progettista.
===A Scandicci===
A [[Scandicci]] ricoprì il ruolo direttore dell’ufficio tecnico del comune toscano<ref> Cfr. ''Annuario Toscano'', voce “Casellina e Torri”, 1930, III, p. 418.</ref> : nel [[1929]] realizzò il Campo Sportivo di Scandicci<ref> G. Isola, M. Cozzi, F. Nuti e G. Carapelli, ''Edilizia in Toscana'', p. 229.</ref>, nel decennio successivo la scuola elementare “Duca degli Abruzzi” (oggi Biblioteca di Scandicci)<ref> Progetto approvato nel 1933; i lavori iniziarono due anni dopo (appalto stipulato con la Ditta Berti di Firenze, cfr. http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=53541</ref><ref> Per una rapida descrizione della storia del palazzo dell’odierna biblioteca scandiccese vedi http://www.scandiccicultura.it/biblioteca-e-archivio-storico/storia.html</ref> e la facciata [[architettura razionalista|razionalista]] della [[chiesa di Santa Maria a Greve]] (anni 1934-1937).<ref> A. Conti, a cura di, ''I dintorni di Firenze'', Firenze, 1983, p. 120.</ref>
===A Firenze===
▲Tra il [[1924]] e il [[1941]] progettò oltre una trentina di edifici nella zona di [[Legnaia]] e [[Porta Romana (Firenze) |Porta Romana]].<ref> ''”La Nazione”'', 25 ottobre 1928.</ref>
Nel 1945 partecipò, insieme agli architetti Ceaglio e Preti, al concorso per la ricostruzione del Ponte alla Vittoria, classificandosi al terzo posto.<ref> ''Alla ricerca della Primavera: Firenze e Provincia, dopoguerra e ricostruzione.'', a cura di O. Fantozzi Micali, Firenze, 2002, p. 38.</ref>
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