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[[File:Giuseppe Laterza.jpg|thumb|upright|[[Giuseppe Laterza]] a [[Trento]] per il [[Festival dell'economia di Trento|Festival dell'economia]] [[2009]], che la casa editrice Laterza ha contribuito a organizzare.]]
La casa editrice
Nel [[secondo dopoguerra italiano|secondo dopoguerra]], la gestione della casa editrice passa nelle mani di [[Vito Laterza]] ([[1926]]-[[2001]]), che costruisce progressivamente attorno alla casa editrice una rete di autori e di interessi più ampia. Nel [[1951]], in coincidenza con il cinquantenario della casa editrice, viene avviata una nuova collana, i ''Libri del tempo'', che sarà fra le più influenti nella cultura italiana della seconda metà del [[XX secolo|Novecento]]. Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] la Laterza cresce ancora, trasformandosi in [[società per azioni]] e aprendo una sede a Roma, dove approda da Bari [[Donato Barbone]], direttore editoriale fino al [[1968]], che lascerà la carica a [[Enrico Mistretta]], direttore editoriale fino al [[1992]]. A Roma, così, si sposta una parte delle attività, soprattutto quelle di ideazione e più squisitamente editoriali, come il rapporto con i consulenti e la ricerca delle opere da importare dai vari [[Paesi occidentali]]. Nel [[1964]] nasce la collana ''Universale Laterza'', che si propone come collana economica di qualità, offrendo a un prezzo accessibile sia testi classici sia saggistica legata, oltre ai campi tradizionali della storia politica e della filosofia, alle nuove correnti di critica letteraria e di storiografia e alle scienze sociali. Nel decennio successivo l'Universale Laterza è la collana di maggior successo della casa editrice, con una tiratura spesso superiore alle diecimila copie per titolo.
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