Lubriano: differenze tra le versioni
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[[File:Panoramica LUBRIANO.jpg|thumb|Veduta panoramica dalla Chiesa della Madonna del Poggio. Da sinistra verso destra Lubriano, la Valle dei Calanchi e Civita di Bagnoregio.]]
'''Lubriano''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 894 abitanti della [[provincia di Viterbo]], situato sulle colline che fanno da confine con l'[[Umbria]].
'''Lubriano''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 894 abitanti della [[provincia di Viterbo]], situato sulle colline che fanno da confine con l'[[Umbria]]. Il paese è disteso longitudinalmente su un alto promontorio tufaceo che si inoltra nella valle dei calanchi. Il centro storico segue linearmente l'andamento del promontorio tufaceo su cui Lubriano sorge. Al centro di esso si apre l'ariosa Piazza San Giovanni Battista, il salotto di Lubriano, affacciata a balcone sulla valle e sulla veduta di [[Civita di Bagnoregio]]. Su questa si affacciano la chiesa di San Giovanni Battista e il palazzo Monaldeschi (già Bourbon del Monte), splendido esempio di barocco locale. Ricchi di fascino e molto caratteristici sono i piccoli vicoli, gli archi, le scalette e le piccole piazzette che si aprono nei vari quartieri medioevali, come, l'Ortale (dove sorge l'antica torre medievale) e lo Scenditoio. Dai suoi numerosi affacci si può godere di inaspettate e caratteristiche visuali sulla Valle dei Calanchi e su [[Civita di Bagnoregio]]. Poco fuori il centro storico si trova il santuario dedicato alla Madonna del Poggio, altro delizioso esempio di [[arte barocca]].▼
== Geografia fisica ==
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== Monumenti e luoghi d'interesse principali ==
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=== Chiesa di San Giovanni Battista Decollato ===▼
=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa San Giovanni Battista Lubriano ESTERNO.jpg|thumb|Chiesa di San Giovanni Battista Decollato, veduta esterna dall'omonima piazza.]]
La chiesa parrocchiale di Lubriano, dedicata a [[Giovanni Battista#Morte|San Giovanni Battista Decollato]], sorge pressoché al centro del nucleo antico del paese e chiude a est con la sua facciata barocca e il suo snello campanile, l'ariosa omonima Piazza, donandole, insieme con il Palazzo Feudale, anch'esso in stile barocco, un aspetto gradevole ed elegante. La piazza, come altri punti, si affaccia a balcone sull'alto strapiombo, e da qui si può avere una bellissima visuale sulla vallata, su [[Civita di Bagnoregio]] e sulla prima parte del centro storico, dove svetta la Torre Medievale. Le origini della chiesa si perdono nel tempo. Un primo edificio di culto risalirebbe al periodo longobardo, come testimonia il ritrovamento, durante gli ultimi lavori di restauro di diverse sepolture longobarde e delle strutture perimetrali della parte absidale, al di sotto dell'attuale pavimento, coeve. Un documento risalente all'anno 824, testimonia la compravendita di vari terreni da parte dell'Abbazia del SS Salvatore del Monte Amiata nel territorio di Lubriano, e tra i firmatari dell'atto figura un Domnolinus chierico della chiesa del "Vicus Cimmerianus"<ref name="Eletto Ramacci 1500">{{Cita libro|titolo=Eletto Ramacci, Lubriano, cronologia storica dai tempi antichi al 1500, Viterbo 1985}}</ref>. Identificando l'abitato di Lubriano con il Vicus Cimmerianus del documento, ed essendoci un chiericus, ovvero un sacerdote, appare chiara la presenza in sito di un nucleo ecclesiastico<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Michelangelo Cagiano de Azevedo, Continuità di vita in una struttura militare dell'Alto Lazio: il Castello di Seppie, Roma 1977}}</ref>, comprovato fra l'altro dai ritrovamenti, e dalla presenza all'interno dell'attuale chiesa, di sculture a intreccio tipiche del periodo Longobardo - Carolingio. Agli inizi del 1100 venne eretta, la nuova chiesa dedicata a [[San Giovanni Battista]], in aderenza, o comunque in sostituzione della vecchia costruzione, che scomparve<ref name="Eletto Ramacci 1500"/>. La chiesa di [[San Giovanni Battista]] crebbe d'importanza, seppur un vuoto di notizie ci porta agli inizi del 1500, quando aveva il titolo di [[Collegiata]]. Ampliata e rimaneggiata a più riprese, con la realizzazione delle cappelle laterali, e degli altari posti nella parete nord si arriva al XVIII secolo. Fortemente danneggiata dal terremoto del 1695, venne restaurata e venne realizzata la nuova facciata in stile Barocco, molto probabilmente opera di Giovanni Battista Gazzale (al tempo autore del rifacimento del Palazzo Feudale e della nuova chiesa della Madonna del Poggio). Venne riparato anche il campanile, ma lo stesso subirà a breve una triste sorte. Nella metà del 1800 questo, colpito e danneggiato da un fulmine, cadde in rovina. Incaricato dall'allora parroco Don Crispino Catteruccia, l'architetto orvietano Paolo Zampi, progettò l'attuale torre campanaria, realizzata nella seconda metà dell'Ottocento<ref>{{Cita libro|titolo=Giorgio Muratore - Patrizia Loiali, Paolo Zampi (1842-1914) - a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto - Roma 2005}}</ref>. L'interno semplice, ma di scuro effetto, si rifà all'architettura romanica. Una sola navata scandita da grandi arcate suddividono l'ambiente in 4 campate nell'ultima delle quali trova posto il presbiterio rialzato.[[File:Lubriano chiesa di San Giovanni Battista interno.jpg|thumb|Interno della Chiesa di San Giovanni Battista.]] Tre grossi fornici, aperti negli anni '30 del secolo scorso, collegano quest'ultimo con la parte absidale e con la sagrestia. La copertura è a tetto con travi in legno, sorretto dalle arcate prima descritte. Nella parte absidale invece la copertura poggia su una volta a botte. Nella parete meridionale si aprono, nella seconda e terza campata due cappelle. La prima cappella è dedicata alla [[Madonna del Rosario]]. Sotto l'altare vi è collocato il simulacro con i resti del pastorello San Procolo. La seconda è dedicata al [[Santissimo Sacramento|SS Sacramento]]. Nella parete settentrionale si trovavano un tempo altri altari. Uno era dedicato all'[[Angelo Custode]] e un altro a [[San Carlo]]{{Chiarire}}. All'interno della chiesa troviamo diverse opere d'arte di notevole interesse. Nella cappella della [[Madonna del Rosario]] una grande pala seicentesca raffigurante la deposizione dalla Croce. L'opera risulta una copia della [[Pietà con san Francesco e Maria Maddalena]] di [[Annibale Carracci]], probabilmente eseguita da un allievo della sua nutrita scuola (un'altra copia si trova nella vicina Orvieto). Una pregevolissima [[annunciazione]], pala dell'altare della scomparsa chiesa dell'Annunziata presso il monastero di Santa Maria in Suntina, è stata riportata all'antico splendore da un curatissimo e recente restauro. L'opera stata attribuita a [[Girolamo Troppa]] e risale alla seconda metà del 1600. L'opera, prima del restauro conservata nella cappella del SS Sacramento, dopo il restauro è stata inserita nella cornice in stucco settecentesca, presente nella parete nord della navata ove un tempo era l'altare di San Carlo.[[File:Annunciazione Lubriano Chiesa di San giovanni Battista.jpg|thumb|L'annunciazione.]] La pala dell'altare maggiore raffigura la [[decapitazione del Battista]].[[File:Decollazione battista Lubriano.jpg|thumb|La decapitazione del Battista.]] Molto interessante risulta un ciclo di affreschi votivi recentemente restaurati, raffiguranti San [[Papa Martino I|Martino I]] Papa, [[San Paolo Apostolo]], [[Sant'Andrea Apostolo]] e un [[San Giovanni Battista]].[[File:Lubriano affreschi seicenteschi Chiesa San Giovanni Battista.jpg|thumb|Gli affreschi seicenteschi di recente restaurati.]] Un altro grande e bell'affresco raffigurante l'[[Angelo Custode]], che costituiva la pala dell'altare con questa dedica, è stato recuperato contemporaneamente agli affreschi dei santi. Sono inoltre presenti altre opere di minore valore. Da segnalare la presenza di molte lapidi incastonate nei muri. Tra queste degne di menzione alcune pietre con motivi a intreccio di epoca longobardo-carolingia, uno stemma dei [[Monaldeschi]], e i resti della tomba di Benedetto di Ermanno Monaldeschi del Cervo. Quest'ultima venne riutilizzata nel 1430 come lapide della sepoltura dei resti del pastorello San Procolo.
[[File:Veduta della Chiesa della Madonna del Poggio LUBRIANO.jpg|thumb|Veduta della Chiesa della Madonna del Poggio.]]
[[File:Panorama da MDP.jpg|miniatura|Panorama dalla Chiesa della Madonna del Poggio.]]
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La costruzione venne ultimata nel 1732 e il tempio venne consacrato nel 1760. La volta della chiesa venne affrescata con fastosi motivi floreali e simboli mariani, dall'autodidatta parroco don Guglielmo Manzotti<ref>{{Cita libro|titolo=Eletto Ramacci, La Madonna del Poggio di Lubriano in Voltumna, n° 3(7), anno II, Montefiascone 1992}}</ref>. La sacra immagine è coperta da un telo che, azionato da una cordicella che corre all'interno del muro, si scopre durante le funzioni religiose. [[File:La Miracolosa immagine di Maria SS del Poggio - LUBRIANO.jpg|thumb|La Sacra immagine di Maria SS del Poggio.]]L'ingresso è costituito da un pronao dalle elaborate forme barocche di colonne e volute. L'interno è a navata unica e una balaustra divide il presbiterio rialzato dal resto dell'ambiente. Sopra l'altare una pregevolissima opera in stucco con baldacchino e fastosa gloria di angeli incornicia l'immagine di Maria SS del Poggio. La volta è decorata con simboli mariani ed elementi vegetali in affresco e stucco. Dalla piazza antistante la chiesa, che si affaccia a balcone sulla sottostante vallata, si gode di un panorama stupendo e unico sul paese di Lubriano, su [[Civita di Bagnoregio]] e sulla Valle dei Calanchi. Lo sguardo arriva fino alla Valle del Tevere, e alle cime dei [[monti Amerini]] fino alle più alte vette dell'[[Appennino]] tra cui notevole il [[Monte Terminillo]].
[[File:Chiesa Di santa Caterina in Silvis Lubriano (VT) imm2.jpg|thumb|Veduta della chiesa di Santa Caterina in Silvis.]]
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A circa 5 km a est del centro abitato, su di una ariosa collina, circondata su tre lati da alti dirupi, sorge, vicino alla cinquecentesca Torre del Sole, la chiesa dedicata a [[Santa Caterina d'Alessandria]], sotto il titolo di Santa Caterina in Silvis. Le prime notizie risalgono agli inizi del '500, anche se le origini della chiesa sono ben più antiche. L'elevazione a Parrocchia risalirebbe al 1576 quando venne distaccata dalla Parrocchia di Vaiano e le venne accorpata quella dei Santi Valeriano, Cecilia e Tiburzio.<ref>{{Cita libro|titolo=Leopoldo Quintarelli Il pastorello San Procolo, Bagnoregio 1926}}</ref> Altre notizie ci portano al secolo successivo, quando i parroci di Santa Caterina furono coinvolti in diverse cause con la famiglia orvietana dei [[Febei]] riguardo al possesso di alcuni terreni nei dintorni e sul terreno dove questi realizzarono la Torre del Sole.<ref>{{Cita libro|titolo=Maurizio Damiani, La Torre del Sole in Quaderni dell'istituto statale d'arte di Orvieto, Orvieto n° 5/6 anno 1985}}</ref> Alla fine degli anni '60 del secolo scorso la parrocchia di Santa Caterina venne soppressa e accorpata alla Parrocchia di San Giovanni Battista in Lubriano. La chiesa è di semplici forme. Un piccolo campanile a vela s'innalza sul lato destro della facciata. [[File:Chiesa di Santa Caterina Lubriano (VT) interno.jpg|thumb|Interno della Chiesa di Santa Caterina.]] L'interno è a una navata con copertura poggiante su capriate in legno. Nelle pareti laterali, data la presenza su ciascuna di una grossa pala in affresco, molto probabilmente vi erano due altari. Nella parete destra, meridionale, troviamo un grande affresco raffigurante la Madonna con Bambino tra [[San Rocco]] e [[San Sebastiano]] datato 1560. Nella parete sinistra, ovvero quella settentrionale troviamo altra pittura rappresentante la [[Madonna del Rosario]]. Gli affreschi restaurati di recente sono di notevole interesse e bellezza. Sopra la parete retrostante l'altare maggiore troviamo, in una cornice in pietra, su intonaco bianco una raffigurazione incisa di [[Santa Caterina d'Alessandria]], molto probabilmente base di un affresco mai terminato.
=== Palazzo Monaldeschi (già Bourbon del Monte) ===▼
Nel periodo medievale, sconosciuti, viandanti e pellegrini (numerosi data la vicinanza di Lubriano alle vie di pellegrinaggio verso [[Roma]]) erano costretti a pernottare fuori dalle mura dei paesi o castelli. Fuori dei centri abitati sorsero così degli "ospitali", spesso annessi a chiesine, con lo scopo appunto di accogliere forestieri e viandanti. A Lubriano, poco fuori la Porta Migliana, dove adesso si erge l'edificio scolastico, sorse nel 1200 circa, l'ospitale con annessa chiesina dedicata a Santa Maria in Monticelli, poi, dopo la realizzazione del fossato difensivo nel 1431, denominata Santa Maria della Cava. La chiesa era situata al piano terra di un unico fabbricato, al cui piano superiore erano posti i locali dell'annesso ospitale. I pochi documenti la descrivono affrescata con dipinti di notevole fattura, e munita di campaniletto a vela. Nel 1700 la chiesa e l'ospitale persero di importanza e vennero pian piano abbandonati, forse perché le strutture risultavano compromesse in seguito al rovinoso terremoto del 1695. Nel 1790 il curato di comune accordo con gli amministratori comunali, decisero di demolire la chiesa e con il materiale di risulta erigerne un'altra, presso la Porta Postierla, da dedicare a Sant'Antonio Abate. Lo spazio lasciato dall'edificio, di proprietà comunale venne dapprima concesso ai marchesi Bourbon del Monte quale area destinata ad asciugare piatti e vasellame della propria fabbrica, poi, agli inizi del 1900 venne prescelta per erigere l'edificio scolastico<ref>{{Cita libro|titolo=Eletto Ramacci, Reminescenza della chiesa di Santa Maria della Cava in Voltumna, n° 14, anno IV, Montefiascone 1994}}</ref>.▼
;Altre chiese
* Chiesina rupestre e grotta di San Procolo▼
* Chiesa dei Santi Valeriano, Cecilia e Tiburzio▼
* Chiesa di Santa Maria Maddalena▼
* Chiesa di San Filippo Neri▼
* Chiesa di Santa Maria della Neve▼
* Chiesa di Santa Maria della Concezione.▼
* Chiesa e Monastero di Santa Maria in Suntina▼
* Chiesa e romitorio di San Lazzaro▼
* Chiesa del SS Crocefisso.▼
=== Architetture civili ===
* Torre Medievale
* Teatro dei Calanchi
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[[File:Pucciotta Lubriano (VT).jpg|thumb|La fontana detta "La Pucciotta".]]▼
Al centro della piazza San Giovanni Battista si trova graziosa ed elegante la caratteristica fontana pubblica, chiamata curiosamente la “pucciotta”. Il termine pucciotto nel vernacolo lubrianese sta a significare un pupazzo o qualcosa di similare. La fontana consta di una vasca quadrata in basalto rialzata di un gradino rispetto alla piazza. Al centro di esso si erge un cippo sempre in basalto con tre cannelle. Sopra questo cippo è posata la statua in bronzo raffigurante un putto con in braccio un cigno dal cui becco esce uno zampillo d’acqua. Proprio questa statua è “la pucciotta” che dà il nome all’intera fontana. La fontana venne eretta nel 1905 per festeggiare l’arrivo dell’acqua in paese, pompata dalle sottostanti copiose sorgenti di Rigo. Molti aneddoti sono legati a questa figura, ormai diventata quasi un simbolo per i lubrianesi.▼
* Castello di Seppie
* Torre del Sole o di Santa Caterina
* Museo Naturalistico e Percorso delle acque, dei fiori, dei frutti e delle erbe mangerecce.▼
* Resti di Mura e Fortificazioni
* Castello di Castelluzzo
▲* Chiesina rupestre e grotta di San Procolo
▲* Chiesa dei Santi Valeriano, Cecilia e Tiburzio
▲* Chiesa di Santa Maria Maddalena
▲* Chiesa di San Filippo Neri
▲* Chiesa di Santa Maria della Neve
▲* Chiesa di Santa Maria della Concezione.
=== Altro ===
;Fontana detta "La Pucciotta"
▲=== Chiesa di Santa Maria della Cava e annesso "ospitale" ===
▲[[File:Pucciotta Lubriano (VT).jpg|thumb|La fontana detta "La Pucciotta".]]
▲Nel periodo medievale, sconosciuti, viandanti e pellegrini (numerosi data la vicinanza di Lubriano alle vie di pellegrinaggio verso [[Roma]]) erano costretti a pernottare fuori dalle mura dei paesi o castelli. Fuori dei centri abitati sorsero così degli "ospitali", spesso annessi a chiesine, con lo scopo appunto di accogliere forestieri e viandanti. A Lubriano, poco fuori la Porta Migliana, dove adesso si erge l'edificio scolastico, sorse nel 1200 circa, l'ospitale con annessa chiesina dedicata a Santa Maria in Monticelli, poi, dopo la realizzazione del fossato difensivo nel 1431, denominata Santa Maria della Cava. La chiesa era situata al piano terra di un unico fabbricato, al cui piano superiore erano posti i locali dell'annesso ospitale. I pochi documenti la descrivono affrescata con dipinti di notevole fattura, e munita di campaniletto a vela. Nel 1700 la chiesa e l'ospitale persero di importanza e vennero pian piano abbandonati, forse perché le strutture risultavano compromesse in seguito al rovinoso terremoto del 1695. Nel 1790 il curato di comune accordo con gli amministratori comunali, decisero di demolire la chiesa e con il materiale di risulta erigerne un'altra, presso la Porta Postierla, da dedicare a Sant'Antonio Abate. Lo spazio lasciato dall'edificio, di proprietà comunale venne dapprima concesso ai marchesi Bourbon del Monte quale area destinata ad asciugare piatti e vasellame della propria fabbrica, poi, agli inizi del 1900 venne prescelta per erigere l'edificio scolastico<ref>{{Cita libro|titolo=Eletto Ramacci, Reminescenza della chiesa di Santa Maria della Cava in Voltumna, n° 14, anno IV, Montefiascone 1994}}</ref>.
▲Al centro della piazza San Giovanni Battista si trova graziosa ed elegante la caratteristica fontana pubblica, chiamata curiosamente la “pucciotta”. Il termine pucciotto nel vernacolo lubrianese sta a significare un pupazzo o qualcosa di similare. La fontana consta di una vasca quadrata in basalto rialzata di un gradino rispetto alla piazza. Al centro di esso si erge un cippo sempre in basalto con tre cannelle. Sopra questo cippo è posata la statua in bronzo raffigurante un putto con in braccio un cigno dal cui becco esce uno zampillo d’acqua. Proprio questa statua è “la pucciotta” che dà il nome all’intera fontana. La fontana venne eretta nel 1905 per festeggiare l’arrivo dell’acqua in paese, pompata dalle sottostanti copiose sorgenti di Rigo. Molti aneddoti sono legati a questa figura, ormai diventata quasi un simbolo per i lubrianesi.
▲* Chiesa e Monastero di Santa Maria in Suntina
▲* Museo Naturalistico e Percorso delle acque, dei fiori, dei frutti e delle erbe mangerecce.
▲* Chiesa e romitorio di San Lazzaro
▲* Chiesa del SS Crocefisso.
== Società ==
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