Locomotiva FS 740: differenze tra le versioni

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Il progetto del ''gruppo 740'', sviluppato dalla Rete Adriatica qualche anno prima della nazionalizzazione delle ferrovie del 1905, nacque allo scopo di migliorare il servizio già buono che le locomotive del ''gruppo 730'' svolgevano sulle linee importanti, ''Porrettana'' , [[Firenze]]-[[Roma]] e in genere dell'Italia del centro nord. Il progetto venne subito ripreso e portato avanti dalle neo-costituite Ferrovie dello Stato. Vennero costruite in 470 esemplari tra il [[1911]] ed il [[1922]].
 
I risultati del progetto furono eccellenti e lo prova l'alto numero di esemplari costruiti, la sua diffusione su tutto il territorio nazionale, il numero di locomotive trasformate in ''741'' e ''743'', la ripresa del progetto per la realizzazione di una versione ''[[locotender]]'' reversibile [[Locomotiva Gruppo 940|940]] e la sopravvivenza di alcuni esemplari fino al giorno d'oggi.
 
Per ottenere il risultato prefisso, pur mantenendo l'architettura generale della macchina e le sue caratteristiche generali, venne adottato il sistema di alimentazione dei [[cilindro|cilindri]] a vapore surriscaldato e a semplice espansione. Le modifiche fatte al progetto permisero un aumento di potenza di 80 [[Cavallo vapore|CV]], e di forza di trazione, alla velocità di 45 Km/ora, di quasi 500 Kg in più. Il peso assiale venne mantenuto entro le 14 t per asse , valore che ne permetteva l'impiego anche sulle linee in condizioni di armamento non buone. Anche l'economia di esercizio ottenuta ripagò in maniera consistente.