Apocope: differenze tra le versioni

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Più che un troncamento, '''ca'''', presente nella [[toponomastica]] e nei nomi dei palazzi storici dell'[[Italia settentrionale]], è una trascrizione scorretta di '''cà''', cioè ''casa'' nelle [[lingue gallo-italiche]] e [[Lingua veneta|veneta]]: l'accento impropriamente sostituisce l'apostrofo che dovrebbe sormontare la A maiuscola.
 
Nel contesto famigliare, invece, sono diffusi i troncamenti degli appellativi famigliari: '''ma'''' (''mamma''), '''pa'''' (''papapapà''), '''zi'''' (''zio''), che solitamente hanno un uso solo orale, ma che, se devono essere scritti, vengono riportati con l'apostrofo e non con l'accento. Diffuso nell'uso colloquiale è anche il regionalismo toscano '''mi'''' in luogo dell'[[aggettivo possessivo]] ''mio/mia miei/mie'', usato sempre però solo in posizione [[proclitico|proclitica]].
 
L'apostrofo è invece talvolta usato sulle forme verbali dell'[[imperativo]], alla seconda persona singolare, dei verbi: andare, dare, dire, fare, stare, per distinguerli da una forma, altrimenti omografa, dell'[[indicativo presente]], che però si rifà alla terza e non alla seconda persona singolare.