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Nei computer Amiga più recenti basati sul chipset [[Advanced Graphics Architecture|AGA]] è disponibile anche una modalità HAM che usa 8 bit grazie alla quale è possibile visualizzare 262.144 colori contemporaneamente. Per distinguerle le due modalità sono chiamate '''HAM6''' (o '''HAM-6''') e '''HAM8''' (o '''HAM-8''').
 
L'HAM può essere visto come una tecnica di [[compressione dati lossy]], dove 12/18 bit di informazione colore vengono memorizzati in 6/8 bit di memoria (con riduzione della qualità), e vengono decompressi via hardware in [[RealSistema real-time|tempo reale]] man mano che la memoria video viene letta e visualizzata dal processore grafico.
 
== Funzionamento della modalità HAM6 ==
[[File:Bandicam 2015-10-26 18-25-59-956.jpg|thumb|right|I colori ottenibili in modalità HAM6]]
I chipset [[Original Chip Set|OCS]] e [[Enhanced Chip Set|ECS]] supportano 16 livelli distinti per le componenti cromatiche rossa, verde e blu, per un totale di 4.096 colori possibili (16 * 16 * 16 = 4096). Ognuna delle 3 componenti richiede 4 [[bit]] di memoria (16 = 2<sup>4</sup>), quindi sono necessari 12 bit per memorizzare un colore.
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Nel 1985, quando fu lanciato l'Amiga, il modo HAM costituiva un vantaggio rispetto ai sistemi concorrenti, in quanto consentiva al sistema di visualizzare foto digitalizzate e alcune immagini in rendering 3D ad un livello considerato "fotorealistico" per quel periodo.
 
Il modo HAM è solo un'approssimazione del [[truecolor]]. Possono essere necessari fino a tre pixel per passare da un colore ad un altro, sicché nel visualizzare cambiamenti repentini di colore spesso presenti nelle foto digitalizzate, possono comparire evidenti frange multicolori. Inoltre questa modalità, per le sue caratteristiche che costringono il processore grafico a ricalcolare in tempo reale i colori dell'immagine, è intrinsecamente più lenta delle altre modalità grafiche di Amiga, tanto da aver fatto valutare a [[Jay Miner]], il progettista del [[Original Chip Set#Blitter|Blitter]], l'opportunità di eliminarla dalla versione definitiva del chip<ref>{{Cita web|lingua=en|titolo=A history of the Amiga, part 2: The birth of Amiga|url=https://arstechnica.com/gadgets/2007/08/a-history-of-the-amiga-part-2/3/|autore=Jeremy Reimer|data=13 agosto 2007|accesso=24-05-2015}} - Traduzione in italiano del testo in [http://www.recensopoli.it/2010/12/tecnopoli-una-storia-dellamiga-parte-2_18.html Una storia dell'Amiga, parte 2]</ref>.
 
Il modo HAM è inoltre difficile da usare nei giochi e nelle applicazioni dove il contenuto dello schermo va modificato. Se si fa scorrere lo schermo verso sinistra, fino a farne uscire un pixel "di base", i pixel successivi, da questo dipendenti, assumono colori errati. Questo effetto collaterale complica la gestione degli scorrimenti orizzontali. Una cosa analoga succede se un pixel "di base" viene inserito in una sequenza di pixel interdipendenti; per questo motivo è difficile disegnare i BOB (gli ''[[Sprite (informatica)|sprite]]'' di Amiga) con il Blitter senza rovinare l'immagine sottostante.